L’ultima a tagliare il traguardo, poco prima della pausa estiva, è stata quella per la tutela degli agrumeti caratteristici. E fa parte di quel piccolo drappello di 24 leggi (7,1% del totale) che hanno imboccato in Parlamento la corsia preferenziale della sede legislativa (alla Camera) o deliberante (al Senato) in Commissione riuscendo a tagliare il traguardo della legislatura. Mettendo d’accordo maggioranza e opposizione con quel “ patto” tripartisan tra le principali forze politiche che quasi sempre nelle aule diventa impossibile.
Leggi di nicchia, l’accordo è «tripartisan»
L’esame di un Ddl in Commissione in sede legislativa o deliberante prevede un iter veloce che elimina il passaggio in aula del provvedimento. Ma il percorso può non essere sempre senza ostacoli. Basta infatti la richiesta di un decimo dei componenti della Camera dove si sta esaminando il provvedimento per richiamare il disegno di legge e farlo approdare al voto necessario dell’assemblea. Conti alla mano dunque bastano 63 deputati o 31 senatori a bloccare la corsia preferenziale. Soglia che in entrambi i rami del Parlamento è comodamente superata da Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega insieme. Ma nessuno dei tre poli in 24 casi ha avuto nulla da ridire. Trovando una tacita intesa tripartisan su testi sì spesso un po’ di nicchia ma che così hanno potuto superare i veti incrociati della politica diventando legge. La metà di questi (12) sono stati presentati dal Pd, 4 dal M5S, 3 da Forza Italia (o prima della scissione dal Pdl) e 5 da tutti gli altri gruppi presenti in Parlamento.
Dalla medaglia alla Brigata ebraica al vitalizio ipotecario
Tutti d’accordo quindi non solo sugli agrumeti caratteristici. Ad essere approvati con l’iter veloce superando il pantano dei veti incrociati sono state piccole leggi come, tra le più recenti, quella per il «conferimento della medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata ebraica» a firma Pd o quella in materia di elezione dei componenti dei consigli circondariali forensi promossa da Ala. Molte riguardano il tema più delicato della salute: si va dagli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie (M5S), alla cura e all’abilitazione delle persone autistiche (ScpI) fino alle norme sui trapianti (M5S). Ma ci sono anche le modifiche alla disciplina del prestito vitalizio ipotecario (Pd) o la dichiarazione di monumento nazionale della Basilica Palladiana di Vicenza (Pdl).
Iter «veloce» anche per un Ddl governativo
Non solo leggine di nicchia. A usufruire della corsia veloce della sede legislativa/deliberante con lasciapassare tripartisan è stato anche un disegno di legge governativo: firmato dall’esecutivo Letta la legge ha definito la disciplina generale sulla cooperazione allo sviluppo. C’è poi la legge che introduce nel Codice dei beni culturali la normativa dei professionisti competenti
ad eseguire interventi sui beni culturali, che ha come prima firmataria la ministra Marianna Madia quando allora però (20 marzo 2013) era solo semplice deputata del Pd. In assoluto la prima legge della XVII legislatura a tagliare il traguardo con l’approvazione in sede legislativa è stata quella per l’istituzinoe della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, proposta dal dem Ermete Realacci.
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