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Le Camere cedono il passo al Governo: solo una legge su 5 è firmata…

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i lavori parlamentari

Le Camere cedono il passo al Governo: solo una legge su 5 è firmata da deputati e senatori

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Il Parlamento «abdica» e cede il passo al Governo. Sulle oltre 300 leggi approvate in questa legislatura, a pochi mesi dalla sua conclusione, solo una su 5 infatti è stata presentata da deputati e senatori. Mentre il 78% dei provvedimenti che hanno tagliato il traguardo è da intestare a Palazzo Chigi. A fronte di una mole di oltre 6.600 Ddl di iniziativa parlamentare depositati a Montecitorio e Palazzo Madama.

Il traino dei decreti legge e delle leggi di ratifica
A incidere sulla quota di successo dei disegni di legge governativi, 253 su 325 il 77,9%, è il traino degli 82 decreti legge che per loro natura hanno avuto tempi obbligati (60 giorni) per la conversione e dunque una corsia veloce. E che rappresentano un quarto dei provvedimenti complessivi. Le altre leggi ordinarie (79), di cui 31 sono deleghe, pesano per il 24,3 per cento. Mentre ad avere il primato sono le leggi di ratifica, il 40,3% : 131 quelle entrate in vigore in questi cinque anni.

L’INIZIATIVA DELLE LEGGI
Ddl approvati in via definitiva del Parlamentonella XVII legislatura per tipo di iniziativa. (Fonte: Camera dei deputati)

L’iter parlamentare fa lievitare la dimensione dei Dl (55% di norme in più)
Se i parlamentari restano nell’angolo come firmatari delle oltre 6mila proposte di legge che in gran parte restano a metà del guado, il loro intervento si fa sentire in sede di conversione dei decreti leggi. Il passaggio attraverso le Camere moltiplica il numero delle norme.

Gli 82 decreti legge converiti sono entrati in Parlamento con un corredo di 4.952 commi. Ma nei testi definitivi usciti dalle aule e approdati in Gazzetta Ufficiale le norme sono salite a 7.667 il 54,8% in più. Incremento percentuale che segna un picco nei provvedimenti d’urgenza del Governo Gentiloni dove i 700 commi degli 11 Dl convertiti sono più che raddoppiati (1.468. +110%). A seguire l’esecutivo Monti dove il passaggio parlamentare ha fatto lievitare i commi del 71,3%.

LA GRANDEZZA DEI DECRETI LEGGI
Commi dei Dl prima e dopo il passaggio in Parlamento, l’incremento % è di 54,80. (Fonte: Camera dei deputati)

Il gap dei tempi di approvazione
È sempre l’effetto traino dei decreti leggi ad avere un impatto sui tempi di approvazioni delle leggi (che considerate nel loro insieme hanno impiegato in media di 282 giorni).

Se i Ddl di iniziativa parlamentare hanno avuto bisogno in media di 577 giorni per tagliare il traguardo molto meno c’è voluto per i provvedimenti targati Palazzo Chigi, appena 199 giorni. Se si considera la natura dei provvedimenti le leggi ordinarie hanno richiesto in media 284 giorni: 371 i collegati alla manovra e 281 le ratifiche di trattati internazionali.

I TEMPI DELL’APPROVAZIONE
Giorni medi richiesti per l'approvazione delle 325 leggi varate nella XVII legislatura

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