Il rafforzamento delle politiche attive in Italia significa «un cambio di passo importante. Anche nella legge di bilancio c’è una norma che dà la possibilità di anticipare l’assegno di ricollocazione» ai lavoratori in cigs, «in una logica che vuole anticipare il reinserimento». Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo al convegno “Le politiche attive del lavoro per lo sviluppo delle competenze”, organizzato dall’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), nata con il Jobs act. Poletti ha sottolineato l’importanza di «una rete nazionale» e la necessità di gestire la transizione, che è innanzitutto, ha ricordato il ministro, «una sfida culturale», di costruire «una grande integrazione» tra le politiche e i diversi soggetti in campo, anche con «una connessione più stretta tra i percorsi formativi e le imprese».
Del Conte: fondamentale gestire il rafforzamento delle competenze
«Oggi non è più possibile impostare le politiche del lavoro in chiave di accompagnamento alla pensione, ma è fondamentale gestire il rafforzamento delle competenze», ha affermato il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, evidenziando che il ruolo delle politiche attive è quello di affrontare il cambiamento e «ricostruire la filiera formazione-accompagnamento al lavoro, mettendo in contatto domanda e offerta con l’obiettivo di aumentare l’occupazione e la buona occupazione». Le competenze, ha aggiunto, «sono la chiave fondamentale per l’occupabilità» e la formazione rappresenta «un patrimonio della persona», ha evidenziato Del Conte.
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