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Biotestamento, bufera sulle parole di Salvini. «Mi occupo dei…

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rinvio della calendarizzazione

Biotestamento, bufera sulle parole di Salvini. «Mi occupo dei vivi»

Premesso che «più che di una buona morte mi interessa occuparmi di una buona vita», sul biotestamento la Lega «aspetta Renzi. Quando smetterà di smanettare su Facebook ci dica cosa vuole fare al Senato. Perciò «vediamo se e quando decidono, magari estraendo a sorte come fanno a Bruxelles, fra eutanasia, ius soli e altri provvedimenti». Non passa molto che sul leader della Lega Matteo Salvini si abbatte l’ennesima bufera per espressioni giudicate (dagli avversari politici) decisamente sopra le righe vista la materia in questione. Questa può essere «una legislatura di svolta per l'affermazione dei diritti. Chi come Salvini strattona anche in queste ore il tema delicato del fine vita con battute da bar dovrebbe avere più rispetto per tante persone che soffrono. Il biotestamento si può approvare oltre le logiche di maggioranza e opposizione: è tema che interpella la coscienza e mi pare ci sia ora la possibilità di una convergenza larga» dice il vicesegretario del Partito democratico Maurizio Martina.

Slitta calendario, sit-in a Montecitorio
È slittata la capigruppo in Senato che oggi avrebbe dovuto decidere sulla manovra e di conseguenza subisce un rinvio anche la calendarizzazione di dicembre per la legge sul biotestamento. «I partiti si riuniscono per parlare del futuro del Paese e dei cittadini, ma quando parliamo di leggi che riguardano la vita delle persone i rinvii non mancano. Se anche in questa legislatura non avremo una legge sul testamento biologico, sappiamo che la volontà politica è quella di rinviare ulteriormente leggi che consentono alle persone di decidere sulla propria vita», commenta Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni che proprio oggi ha organizzato un sit-in a Montecitorio per chiedere a Palazzo Madama di discutere (ed approvare senza modifiche) la legge sul testamento biologico.

Nonostante la delusione per questo ulteriore rinvio, l'associazione che da anni si batte per la legge, dimostra di avere fiducia che entro fine legislatura si arrivi a ottenere il risultato. Specialmente alla luce delle ultime dichiarazioni del segretario del Pd Matteo Renzi e dei Cinque Stelle, che si sono aggregati al sit-in assieme a Campo progressista. Al dunque i pentastellati appaiono infatti più che mai orientati a “sfidare” l’ex premier sull'ok definitivo alla legge.

Serracchiani: Salvini rispetti i malati
«Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e, anche se è contro la legge, si esprima con rispetto» commenta intanto Debora Serracchiani (Pd), in relazione alle dichiarazioni choc di Matteo Salvini sulla legge per il biotestamento. «La sofferenza di chi vede un proprio caro in condizioni estreme non può essere utilizzata come strumento di polemica politica. La vita e la morte sono grandi e misteriosi eventi cui ci si deve avvicinare con delicatezza e rispetto. Garantire il diritto alla dignità in quei momenti supremi è un obiettivo che non può avere colore politico e che dovrebbe interpellare trasversalmente le coscienze. Temo chi si fa portatore di certezze assolute». Di squallida strumentalizzazione parla il capogruppo della Lega alla Camera Massimiliano Fedriga in replica all’esponente dem. «Salvini non ha offeso nessuno». Ciò «fa capire molte cose e lascia intendere il vuoto politico ed umano che accompagna queste figure. Purtroppo il partito di Serracchiani vuole utilizzare il tema del fine vita per la campagna elettorale. Non esiste niente di più squallido. Questa è una politica irresponsabile che per accaparrarsi il potere calpesta la sofferenza degli individui».

Decisiva la seconda settimana di dicembre
Per mandare in porto la legge resta comunque assai difficile che si ponga la fiducia. A decidere sarà innanzitutto la capigruppo al Senato dopo il voto sulla legge di bilancio che potrebbe essere convocata martedì prossimo e, complice la
settimana corta (il 7 e l'8 è festa), il cuore del dibattito sul biotestamento dovrebbe perciò slittare alla seconda settimana di dicembre.

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