Italia

Biotestamento: presentati 3mila emendamenti, la metà da Ap

  • Abbonati
  • Accedi
Giovedì IL VOTO SUL TESTO

Biotestamento: presentati 3mila emendamenti, la metà da Ap

Al disegno di legge sul biotestamento sono stati presentati in tutto 3mila emendamenti (per l’esattezza 3.005). Il voto sul testo è stato fissato per giovedì prossimo, 14 dicembre. Le dichiarazioni di voto cominceranno alle 11. Così ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che ha quindi optato per il voto a data certa. Martedì si cominceranno a votare gli emendamenti al provvedimento.

Ap presenta 1.527 emendamenti, la Lega 1.203
Dei 3.005 emendamenti presentati al disegno di legge sul biotestamento per l’Aula, 1.527 sono di Alleanza Popolare, cioè il partito di maggioranza guidato da Angelino Alfano, che ha riproposto pari pari tutti quelli che aveva depositato in commissione. La Lega ne ha ripresentatiti 1.203, mentre Forza Italia 147. Sono 74 le proposte di modifica del gruppo “Federazione della Libertà”, 28 quelle di Gal, 19 del gruppo Autonomie-Psi-Maie e 7 del Misto. Nessun emendamento invece da parte del M5S e dal Pd che ha messo a punto solo un ordine del giorno. Le proposte di modifica sono aumentate rispetto a quelle depositate in commissione. Ora per l'Aula sono 3.005, mentre per la commissione erano 2.970.

Alfano: Ap verso la libertà di coscienza
«Siamo contrari all’eutanasia ma a favore della valutazione nel merito» del testo sul biotestamento, ha detto il leader di Ap Angelino Alfano. «Ci riuniremo tra di noi nei prossimi giorni – ha aggiunto – e credo che il tema della libertà di coscienza sia fondamentale».

Sconvocate le commissioni
Altra spia della tensione che sale tra le forze politiche: tutte le commissioni e le Giunte del Senato sono state sconvocate per consentire ai parlamentari di occuparsi esclusivamente dei lavori dell'Aula dedicati al disegno di legge sul biotestamento. A chiedere la sconvocazione degli altri organismi parlamentari era stato il gruppo di “Federazione della Libertà” con Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi.

Bocciate le pregiudiziali di costituzionalità
L’Aula di Palazzo Madama ha respinto in mattinata la pregiudiziale di costituzionalità a Ddl sul biotestamento. Subito dopo è iniziata la discussione generale sul provvedimento. Prima del voto, su richiesta del senatore Roberto Calderoli, c’era stata la verifica del numero legale.

Dal consenso informato alle «Dat»
Approvato dalla Camera il 20 aprile scorso il ddl sul biotestamento è centrato sul consenso informato e sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat). L’articolo 1 prevede invece che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. L’articolo 3 prevede infatti che «ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonchè il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali». Le Dat, sempre revocabili, risultano inoltre vincolanti per il medico e «in conseguenza di ciò - si afferma - e' esente da responsabilità civile o penale».

© Riproduzione riservata