Mentre la Bicamerale sulle banche viaggia a ritmi serrati per chiudere i lavori prima della fine della legislatura, le sirene delle inchieste sui mali d’Italia (e non solo) continuano a tentare la politica, ma quasi sempre restano nei cassetti del Parlamento. Tanto che negli ultimi venti anni superano abbondantemente quota 500 le proposte di nuove commissioni per esplorare le debolezze e misteri del Paese che non hanno mai visto la luce. Ma nessuno rinuncia e spesso ritenta.
Dal 1996 più di 500 proposte «dimenticate»
Dalla fine della prima repubblica nelle cinque legislature che si sono succedute, dalla XIII alla XVII sono state 526 le proposte di legge depositate in Parlamento che chiedevano l’istituzione di una commissione bicamerale d’inchiesta (per le monocamerali basta una delibera di una delle due camere interessate). Un numero decisamente elevato se a conti fatti nel corso di questi venti anni ne sono state istituite 17: quella sui consorzi agrari, le stragi, i rifiuti, l’antimafia (queste ultime due istituite in tutte e cinque le ultime legislature), la morte di Aldo Moro, Telekom Serbia, il dossier Mitrokin, i crimini nazisti e, ultima, quella, da poco istituita, sulle crisi bancarie.
Dal maltrattamento degli animali alla spesa pubblica
Negli ultimi 20 anni le richieste di indagini hanno riguardato gli argomenti più disparati, dal furto delle autovetture e del loro riciclaggio all’imparzialità dei libri di testo, fino alle sètte. Argomenti evidentemente che non hanno raccolto il consenso necessario in parlamento per avviare una inchiesta. Stessa sorte toccata anche alle proposte riguardanti inchieste come quella sui maltrattamenti degli animali e quella sul «calcestruzzo depotenziato» nelle opere pubbliche. Ma anche temi centrali dal punto di vista economico sono rimasti nel cassetto. È il caso delle due bicamerali sulla spesa pubblica e sul debito pubblico.
Calcio, trattativa Stato-Mafia e Alitalia le più richieste
La palma della commissione di inchiesta con più proposte depositate riguarda quella che chiede di mettere sotto la lente il mondo calcio: 12 testi nelle ultime cinque legislature. Tra le più gettonate anche quelle sulla trattativa Stato-Mafia (7), sulle agenzie di rating, la povertà , la crisi di Alitalia e la morte della giovane Giorgiana Masi durante una manifestazione dei radicali nel 1977 (tutte e quattro con quatto proposte). Tutte rimaste lettera morta. Come pure quella sui controlli sul sistema creditizio e finanziario bancario italiano e sulle garanzie a tutela dei risparmiatori, chiesta nella 14ma legislatura. Solo le ultime crisi bancarie e le loro implicazioni politiche hanno portato, alla fine, alla nascita di una commissione d’inchiesta sul sistema creditizio.
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