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L'esplosione al terminal di Baumgarten

Esplosione in Austria, stop al gas russo per l’Italia. Calenda: verso la riapertura dei flussi di gas dall’Austria

Allarme per le forniture di gas all’Italia alla vigilia del periodo più freddo dell’anno. L'esplosione al terminal di Baumgarten, nell'est dell'Austria, che ha provocato almeno un morto e 18 feriti, ha infatti causato la temporanea interruzione delle consegne di gas verso l'Italia e la Croazia. Un portavoce dell'operatore del sito, Gas Connect Austria, società controllata al 51% del gruppo austriaco di energia Omv, ha detto che l'esplosione è stata seguita da un incendio che ha causato «danni significativi». Il sito, che è stato evacuato, è stato messo in «modalità sicura» e «sono possibili interruzioni delle consegne in Italia e in Croazia», ha affermato il portavoce Armin Teichert.

Snam, in una nota, ha confermato che dopo l'incidente il «flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto», aggiungendo tuttavia che «la sicurezza del sistema italiano è garantita dagli stoccaggi». Il ministro dell’Economia Carlo Calenda, che in un primo tempo aveva annunciato un decreto di stato di emergenza in seguito allo stop alle forniture, in tv a Porta a Porta ha assicurato che questa notte «la rotta dall’Austria si riaprirà. Il forte sbilanciamento è stato solo di un giorno». Anche il ceo di Snam, Marco Alverà, ha confermato che il flusso sarà riavviato entro la mezzanotte.

Si impennano i prezzi del gas
Immediata la reazione del mercato. Il prezzo all’ingrosso del gas in Italia si è impennato dell’87% a 44,50 euro per megawattora. In forte aumento anche i prezzi del gas scambiato sul mercato britannico (+32%, il livello più alto dal 2013).

Gli stoccaggi garantiscono le forniture
L’incidente non dovrebbe aver creato problemi alla gestione dell’offerta in Italia grazie agli stoccaggi. La sicurezza del sistema italiano è «garantita dagli stoccaggi messi a disposizione da Snam», ricorda l’azienda, cosa confermata dal ministero dello Sviluppo.

DA DOVE ARRIVA IL GAS
Le importazioni di gas naturale in Italia nei primi dieci mesi del 2017 e var.% annua (Milioni di Standard metri cubi a 38,1 MJ/mc) (Fonte: Ministero dello sviluppo economico - DGSAIE)

Perché Baumgarten è così importante
Il terminal di Baumgarten è uno dei principali hub dell'Europa centrale per il gas che arriva dalla Russia e dalla Norvegia e serve anche parte dell'ovest del continente attraverso la Germania. Questo ultimo collegamento non è stato compromesso, ha assicurato Teichert. Con una capacità annua di 40 miliardi di metri cubi, questa infrastruttura tratta 6 milioni di metri cubi di gas all'ora in questo periodo dell'anno, secondo Gas Connect. Baumgarten è il terminale del gasdotto di Urengoy-Uzhgorod (140 miliardi di metri cubi l'anno potenziali) che collega la Russia all'Europa passando attraverso l'Ucraina.
Si trova inoltre al cuore di una rete di gasdotti secondari che portano il gas a Francia, Germania, Europa dell'Est e, grazie alla Trans-Austria gas pipeline (Tag), all'Italia, alla Croazia e alla Slovenia.

L'hub fa capo alla società Central European Gas Hub (Cegh), di fatto la Borsa del gas, a sua volta controllata da Omv (65%), Wiener Boerse (20%) ed Eustream (15%). Il gasdotto Tag è l'unico non gestito dalla Gas Connect Austria ma dalla TAG GmbH, che fa capo alla società italiana Snam.

Calenda: con il Tap non saremmo in emergenza
«Se avessimo il Tap - il progettato gasdotto che porterà il gas del Caspio anche in Italia, ndr - non dovremmo dichiarare, come invece faremo oggi, lo stato di emergenza gas a causa dell'incidente in Austria», ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. «Questo vuol dire che abbiamo un problema serio, di dipendenza dalla Russia, per quanto riguarda le forniture di gas. E in Puglia c'è chi fa la guerra al Tap, invocando addirittura il sabotaggio, con il governatore Emiliano che, anche lì, ha fatto ricorso al Tar e lo ha perso». Totalmente diversa la visione del presidente della Puglia, Michele Emiliano, secondo cui «i fatti accaduti in Austria hanno dimostrato che le preoccupazioni della Regione Puglia hanno un fondamento evidente che ci obbligherà nei prossimi giorni a sottoporre alla Procura della Repubblica competente un esposto che mira a salvaguardare l'incolumità pubblica dalla incosciente decisione del Governo di ritenere non assoggettabile alle direttive Seveso l'impianto Tap».

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