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SCONTRO PD-CINQUE STELLE SU DI MAIO AL CIRCO MASSIMO

M5S: online le regole per le Parlamentarie, indagati potranno candidarsi

Luigi Di Maio e Davide Casaleggio questa mattina in tour elettorale a Gorgonzola (Milano)
Luigi Di Maio e Davide Casaleggio questa mattina in tour elettorale a Gorgonzola (Milano)

Sparisce l’obbligo a non associarsi con altri partiti per gli eletti del M5S. I futuri parlamentari, infatti, stando al nuovo Codice Etico - pubblicato nel pomeriggio di sabato sul blog di Beppe Grillo insieme ad altri documenti, tra cui le nuove regole per le Parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio, il nuovo statuto dell’associazione Movimento 5 Stelle - devono «compiere ogni atto funzionale all’attuazione e realizzazione del programma del M5S e ad astenersi da comportamenti che possano risultare di ostacolo per l’attuazione del programma» ma per loro sparisce l’obbligo, previsto nel Codice di comportamento del 2013, a non associarsi con altri partiti o gruppi. Punto, questo, che rimuove un ostacolo regolamentare alla possibilità del M5S di fare alleanze.

No a indagati solo se condotta lesiva per Movimento
Ancora una disposizione del codice etico. «Gli indagati potranno candidarsi a meno che, nell’inchiesta in cui sono coinvolti, non emergano elementi idonei a far ritenere la condotta lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale accettando, ora per allora, le determinazioni che sul punto gli Organi dell'Associazione a ciò deputati riterranno di esprimere».

Per eletti obbligo fiducia a Governo Movimento
Gli eletti del M5S - si legge ancora nel codice etico - sono obbligati «a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle». Si rischiano sanzione e espulsione. Gli eletti sono altresì obbligati «a contribuire personalmente all’attività del MoVimento 5 Stelle con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite».

Parlamentarie intorno a metà gennaio
Sono dunque online le nuove regole dei Cinque Stelle per le Parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio. «A partire dalle ore 15:15 di oggi - si legge in un post firmato da Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinque Stelle, pubblicato nel pomeriggio di oggi sul blog di Grillo - sabato 30 dicembre 2017, e fino al termine perentorio delle ore 12 di mercoledì 3 gennaio, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie che si svolgeranno secondo le modalità previste dal Regolamento e i tempi che saranno pubblicati sul sito». «Oggi apriamo ufficialmente le candidature per le parlamentarie che si terrano intorno a metà gennaio».

Nuovo Statuto e nuovo Codice etico
«Per poterci presentare alle elezioni - spiega Di Maio nel testo online - ci siamo dovuti dotare di un nuovo Statuto e di un nuovo Codice Etico. Il Garante resta Beppe Grillo, come sancito dalle votazioni online di settembre, io ho accettato la carica di Capo Politico con tutte le responsabilità che ne derivano: la presentazione delle liste, del simbolo e del programma e la definizione della squadra di governo. Ci saranno il Comitato di Garanzia e il Collegio dei Probiviri. I componenti del primo sono Giancarlo Cancelleri, Vito Crimi e Roberta Lombardi, quelli del secondo Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro».

Nasce nuova associazione, Di Maio tra i membri
Nasce la nuova Associazione denominata “MoVimento 5 Stelle”, con sede a Roma. Gli organi sono: 1. il Garante: Grillo Giuseppe Piero detto “Beppe”. 2. il Capo Politico: Di Maio Luigi. 3. il Comitato di Garanzia, composto da: Crimi Vito Claudio, Cancelleri Giovanni Carlo, Lombardi Roberta. 4. il Collegio dei Probiviri, composto da: Catalfo Nunzia, Carinelli Paola, Fraccaro Riccardo. 5. il Tesoriere: Di Maio Luigi. 6.l’Assemblea. «Tutti gli attuali iscritti per potersi candidare e per poter partecipare alle votazioni - spiega Di Maio - devono iscriversi alla nuova Associazione MoVimento 5 Stelle. Per coloro che non si sono mai iscritti al MoVimento 5 Stelle - aggiunge -, si possono iscrivere alla nuova Associazione. Dopo aver accettato l'iscrizione alla nuova associazione, è possibile presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie».

Arriva deroga a tetto di 40 anni età per i deputati uscenti
Stando al regolamento per le parlamentarie, pubblicato anch’esso online, i deputati uscenti potranno ricandidarsi alla Camera anche se ultraquarantenni. «Chi avrà compiuto 40 anni di età alla data del 1 gennaio 2018 - si legge nel documento - potrà proporre la propria candidatura esclusivamente al Senato. Tale obbligo non è previsto per coloro che ricoprono attualmente l’incarico di portavoce alla Camera». Il candidato alle parlamentarie, inoltre, «non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura; dovrà essere iscritto all’Associazione MoVimento 5 Stelle con sede in Roma (l’iscrizione si ritiene completa con la certificazione dell’identità), non dovrà esser iscritti a nessun altro partito». Resta, quindi il tetto dei due mandati anche se «coloro che ricoprono una carica elettiva con scadenza (prevista o effettiva) nella primavera 2018, possono avanzare la loro candidatura».

Tetto di 10 anni per capo politico, Garante può sfiduciarlo
In base al nuovo statuto, invece, «il Capo Politico è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia, e resta in carica per 5 anni. È rieleggibile per non più di due mandati consecutivi». Il Capo Politico può essere sfiduciato dal Garante con delibera assunta a maggioranza assoluta dei componenti del Comitato di Garanzia: in entrambi i casi serve la ratifica del voto online.

Introdotta l’Assemblea degli iscritti
Nel nuovo Statuto del M5S viene introdotto il concetto di «Assemblea»: «è formata da tutti gli iscritti con iscrizione in corso di validità al momento della sua convocazione, ed è convocata in luogo fisico o su piattaforma informatica on line almeno una volta all’anno dal Capo Politico ovvero, in assenza od inerzia, dal Presidente del Comitato di Garanzia». «L’assemblea degli iscritti è altresì convocata qualora lo richiedano almeno un terzo dei suoi componenti. L’Assemblea è convocata con avviso sul sito internet del MoVimento 5 Stelle, con preavviso di almeno 5 giorni ovvero 3 giorni in caso di urgenza», si legge ancora.

Multa da 100mila euro per chi abbandona i gruppi
Il codice etico per gli eletti del M5S introduce la regola che impone una multa di 100mila euro a chi, dopo esser stato eletto in Parlamento, lascia il gruppo per «dissenso politico». «Ciascun parlamentare - si legge -, in caso di: espulsione dal Gruppo Parlamentare del M5S e/o dal M5S; abbandono del Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro Gruppo Parlamentare; dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico; sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data in cui si è verificato uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di € 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l'elezione del parlamentare stesso».

Team legali M5S al lavoro su regola maximulta
Il team di legali del M5S, a quanto si apprende, ha lavorato alla forma giuridicamente migliore per rendere effettiva la regola della multa. Regola che, così formulata, ha l’alta probabilità di violare l’articolo 67 della Costituzione secondo la quale chi è eletto in Parlamento non ha il vincolo di mandato. Da qui, la possibilità non solo che la regola sia disattesa ma che un eventuale ricorso contro il Codice etico abbia facile possibilità di essere accolto. Dal Movimento, tuttavia, assicurano come i legali abbiano pronta la formula giuridicamente idonea a rendere costituzionale la maxi-penale anti voltagabbana: «farà parte di una scrittura privata, che sarà slegata dalla funzione costituzionale del parlamentare», spiegano fonti che si occupano del “dossier maximulta”.

La polemica tra M5S e Pd su Di Maio al Circo Massimo
Intanto è scontro tra Pd e M5S sulla partecipazione di Di Maio al Circo Massimo, durante la notte di Capodanno. Ad annunciare la sua presenza al Circo Massimo è stato lo stesso Di Maio, sabato pomeriggio, sempre dal blog di Grillo. «Speriamo si tratti di una svista. E che venga subito smentita dal sindaco Raggi. Altrimenti sarebbe molto grave se stasera, sul palco della Festa di Capodanno organizzata dal Comune di Roma con soldi pubblici, accanto alla Raggi ci fosse il candidato 5 Stelle Luigi Di Maio», ha sottolineato il deputato Pd Marco Miccoli. Immediata la replica del gruppo comunicazione del MoVimento 5 Stelle: «Luigi Di Maio sarà al Circo Massimo, stasera, ma per brindare con i cittadini. Tra la gente, come sta facendo e continuerà a fare con il #Rally in tutta Italia. Nessun discorso sul palco, sembra ridicolo anche doverlo sottolineare, eppure è necessario visto le reazioni scomposte dei disorientati parlamentari del Pd. Addirittura minacciano esposti all’Agcom. Luigi sarà a festeggiare l’arrivo del 2018 al Circo Massimo, tra i cittadini e con i cittadini». «Non è mai stato previsto alcun intervento dal palco di Luigi Di Maio che partecipa alla festa di Roma per salutare l’inizio dell’anno nuovo come ogni altro cittadino», ha assicurato il vicesindaco di Roma e assessore alla cultura Luca Bergamo.

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