«C'è stata una grandissima partecipazione e io sono felicissimo. Migliaia e migliaia di cittadini che hanno deciso di candidarsi con noi. Nomi noti, uno su tutti il comandante De Falco, ma anche personaggi del giornalismo e dell'università. Persone non organiche al movimento ma che hanno sempre simpatizzato per noi e che condividono i nostri valori». Lo ha detto il candidato premier del M5S Luigi Di Maio il giorno dopo le autocandidature M5s sul portale Rousseau del movimento per le prossime elezioni politiche.
I candidati della «società civile»
Una volta terminate le operazioni di verifica si conosceranno i nomi dei candidati che intendono partecipare alle parlamentarie M5s che si svolgeranno all’incirca a metà gennaio. Per poter correre hanno dovuto registrarsi e aderire al nuovo Statuto e al nuovo codice etico del Movimento. Tra loro ci saranno anche i cosiddetti “indipendenti”, gli outsiders a cui il M5s ha chiesto di presentarsi per dare una mano al Movimento. C'è attesa per conoscere soprattutto i loro volti: tra i nomi che circolano, a parte Gregorio De Falco (il capitano di fregata, già ufficiale della capitaneria di porto di Livorno, che ordinò a Francesco Schettino di risalire a bordo della Costa Concordia durante il naufragio all'isola del Giglio, ndr), confermato da Di Maio, soprattutto giornalisti come Gianluigi Paragone (che ha commentato «se non rose fioriranno, se son stelle brilleranno»), l'ex direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli e la “Iena” Dino Giarrusso. Nella pattuglia di cattedratici, invece, ci sarebbe Ugo Grassi, ordinario di Diritto civile all’Università Partenope di Napoli.
Di Maio: no tilt, disponibilità fuori dal comune
L’elevato numero di accessi da parte degli aspiranti parlamentari M5s ha provocato ieri rallentamenti per le operazioni di auto candidatura tanto che il Movimento ha deciso ieri di prorogare fino alle 17 il termine che scadeva a mezzogiorno. Con tanto di accuse e polemiche. «A chi dice che il sistema è andato in tilt noi rispondiamo che abbiamo avuto ieri una disponibilità a candidarsi fuori dal comune e siamo l'ultimo argine all'apatia politica e all'astensionismo». È stato oggi il commento di Di Maio sulle accuse di difetti di malfunzionamento del sistema informatico del movimento.
E mentre Di Maio smentisce di non volersi candidare nel suo collegio uninominale, si sa che, solo per rimanere ai rappresentati del vecchio direttorio, a parte Alessandro Di Battista che non corre, si ricandideranno Carlo Sibilia e Carla Ruocco. Resta invece l'incognita Roberto Fico: su di lui si rincorrono indiscrezioni di segno opposto. Tra quanti escono allo scoperto, annuncia la sua ricandidatura Nicola Morra. Molto critico il 5 Stelle sospeso Riccardo Nuti: «quello nato da pochi giorni è il Partito delle Stelle, ma nulla c'entra con il M5s».
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