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Lavoro, il Pd rilancia sul salario minimo legale: tra i 9 e i 10 euro…

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Lavoro, il Pd rilancia sul salario minimo legale: tra i 9 e i 10 euro l’ora

«È il momento di introdurre un salario minimo legale che abbracci tutti i lavoratori, all'interno di una nuova cornice per il nostro sistema di relazioni industriali, che combatta i contratti-”pirata” e tuteli la funzione di garanzia del contratto nazionale». La proposta, lanciata da Tommaso Nannicini, responsabile del programma elettorale del Pd, sulle colonne del quotidiano Avvenire lo scorso 3 gennaio sarà una delle novità del programma dem in via di definizione. Del resto, sul punto, i vertici Pd sono stati chiari: «Il lavoro sarà la nostra ossessione nella prossima legislatura.

Renzi: salario minimo tra i 9 e i 10 euro l’ora
Il segretario Matteo Renzi non ha fornito ancora dettagli sui suoi costi del salario minimo, una proposta alla quale ha detto di «tenere molto». Ha parlato però di «un salario minimo legale tra i 9 e i 10 euro l’ora». E ha assicurato che il progetto sarà discusso dalla Direzione dem in occasione della prossima riunione.

Martina: sì a salario minimo legale anche in Italia
Certo è che la proposta è già stata rilanciata con forza dal vicesegretario del Partito Democratico Maurizio Martina, che in un post su Facebook ha dichiarato: «L’introduzione del salario minimo legale anche in Italia, come nella stragrande maggioranza dei paesi europei, è una proposta forte e utile. Soltanto cinque Paesi europei, oltre a noi, non l'hanno ancora previsto: Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia. Negli altri c'è da tempo». E ha aggiunto: «Dobbiamo affrontare la questione salariale nel nostro paese e questo passo può certamente essere utile a tanti».

Calenda: salario minimo interessante
La proposta piace anche al il ministro Carlo Calenda, che invece ha riservato critiche all’idea renziana di abolire il canone Rai. «Il salario minimo è un ragionamento interessante, utile e importante», è una «proposta seria che manca nel programma del centrosinistra» ha detto il responsabile dello sviluppo economico, per il quale «oggi abbiamo un problema, non solo l’occupazione ma anche di salari».

Boeri: serve salario minimo legale per tutti
L’idea, del resto, era stata rilanciata nei mesi scorsi anche il dal presidente dell'Inps Tito Boeri, per il quale l’attuale sistema contrattuale su due livelli «non funziona» e andrebbe sostituito con un «salario minimo orario legale che valga per tutti». «Secondo nostre stime - ha detto - più del 10% dei lavoratori dipendenti, escludendo gli apprendisti, avevano nel 2015 un salario orario inferiore a 8,6 euro, minimo tabellare». Quindi, ha proseguito, «c'è una non troppo sottile forma di ipocrisia in chi sostiene che toglierebbe spazio alla contrattazione collettiva, la realtà è che la contrattazione collettiva ha una copertura sempre più limitata». Naturalmente, per Boeri, ciò non impedisce di fissare «un livello più alto» dei salari «con la contrattazione» ove la produttività è più alta.

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