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La Ue vuole finanziarsi con una tassa sulla plastica

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La Ue vuole finanziarsi con una tassa sulla plastica

Epa
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Una tassa sulla plastica per trovare nuove risorse da destinare al bilancio europeo: è una delle idee che la Commissione Ue presenterà la prossima settimana, secondo quanto ha annunciato dal commissario al bilancio Gunter Oettinger. «Dal 1° gennaio la Cina ha chiuso il mercato, non prende più plastica da riciclare», mentre nella Ue ne «utilizziamo e produciamo troppa», ha detto il commissario, convinto che vada ridotta.

Per questo la prossima settimana la Commissione presenterà un pacchetto di misure, tra cui potrebbe rientrare «una tassa sulla plastica, per disincentivare» l'utilizzo. Bruxelles sta ancora valutando se il balzello andrà a colpire le componenti che si usano per produrla, e se ci saranno esenzioni per prodotti di uso comune come i cartoni del latte. Nel 2017 la Cina ha importato metà dei rifiuti di plastica mondiali ma ora ha deciso di bloccarle.

Il commissario europeo ha spiegato che che i dettagli della nuova tassa sono ancora tutti da definire. «Dobbiamo decidere qual è l’approccio migliore - ha detto Oettinger - se cioè farla pagare ai produttori all’inizio del ciclo o ai consumatori alla fine della catena». Oettinger non ha fornito ulteriori indicazioni sulla tassa che ha in mente la Commissione, tassa che dovrebbe costituire una nuova risorsa propria della Ue per colmare il «buco» di 12-14 miliardi l'anno che si aprirà nel bilancio europeo dopo la Brexit. Siamo dunque in una fase preliminare, ma il tema è comunque sul tavolo.

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