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Popolari, De Benedetti «informato» da Renzi. Procedimento…

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i retroscena dagli atti consob

Popolari, De Benedetti «informato» da Renzi. Procedimento verso archiviazione ma è polemica

Sono gli atti di Consob, depositati alla Commissione bicamerale sulle banche, a sollevare nuovi retroscena sulla presunta diffusione di «informazioni privilegiate» relativa al contenuto del decreto di riforma delle banche Popolari, prima della sua presentazione ufficiale.

Il materiale è contenuto anche in un procedimento della Procura della Repubblica di Roma, per il quale pende una richiesta di archiviazione. Tuttavia, nelle pieghe di quel dossier della Vigilanza, salta fuori il nome dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, come il soggetto che avrebbe informato direttamente l’imprenditore Carlo De Benedetti. Un particolare di non poco conto, perché in un primo momento si era ipotizzato un coinvolgimento di ambienti di Bankitalia nella presunta rivelazione della riforma.

Venerdì 16 gennaio 2015 è un giorno cruciale per ricostruire gli eventi, come riportati nei documenti depositati dal presidente di Consob Giuseppe Vegas: l’imprenditore Carlo De Benedetti chiama al telefono il suo investitore finanziario, Gianluca Bolengo, amministratore della società IntermonteSim. La telefonata è agli atti del procedimento di Consob e poi è stata inviata alla Procura della Repubblica di Roma. Da questa conversazione emerge che l’imprenditore ed editore vuole comprare azioni delle Popolari, in quanto è stato Renzi in persona a dirgli dell’imminente emanazione del decreto. Stando ai documenti di Consob, risulta l’acquisto di azioni da sei diversi istituti di credito. Il 20 gennaio successivo, a mercati chiusi, Renzi tiene una conferenza stampa, annunciando la riforma delle banche Popolari in società per azioni. È in questa fase che IntermonteSim rivende le azioni, consentendo a De Benedetti di ottenere plusvalenze per circa 600mila euro.

Tutti questi atti sono finiti all’attenzione della Procura di Roma, che ha aperto una indagine. I pm hanno ascoltato Renzi, che ha negato di aver riferito particolari della riforma prima della conferenza stampa del 20 gennaio 2015, ricordando, inoltre, che i giornali avevano comunque pubblicato numerose anticipazioni anche diversi giorni prima.

Linea adottata dallo stesso De Benedetti, che con una nota tenne a precisare che «le indiscrezioni relative a una possibile riforma delle banche Popolari erano di pubblico dominio da diverso tempo». Nel registro degli indagati era stato iscritto il nome di Bolengo, accusato di insider trading. I magistrati a fine giugno 2016 hanno formalizzato una richiesta di archiviazione al giudice per le indagini preliminari, ritenendo non esserci stata alcuna diffusione di «informazioni privilegiate» sulla riforma delle Popolari. Questo documento è stato depositato alla Commissione bicamerale presieduta da Pier Ferdinando Casini.

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