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Cooperazione allo sviluppo, su 165 milioni oltre 122 vanno a progetti in…

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FARNESINA

Cooperazione allo sviluppo, su 165 milioni oltre 122 vanno a progetti in Africa

Etiopia, Tanzania, Mozambico, Somalia ma anche Mali, Burkina Faso e Tunisia. L’Africa non è solo al centro delle missioni internazionali che il Governo propone nel 2018, ma anche degli interventi che rientrano nell’ambito della coooperazione allo sviluppo. L’obiettivo, in entrambi i casi, è quello di creare in quei paesi le condizioni di stabilità che consentino di arginare il flusso di migranti. Su un budget di 165 milioni di euro, oltre 122 (122.180.914) - quindi quasi il 74% - vengono destinati a iniziative e progetti che si sviluppano in paesi africani. Gli altri paesi destinatari dei fondi? Libano (un milione e 900mila euro), Palestina (7.450.000), Siria (4 milioni), Afghanistan (8 milioni 630mila), Myanmar (1.750.000), Cuba (4.300.000), Vietnam (10 milioni).

A dicembre via libera a iniziative per 165 milioni
Il 21 dicembre, il Comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo, organo deliberante della cooperazione italiana presieduto dal ministro degli Affari esteri, ha approvato un pacchetto di programmi e iniziative per un ammontare complessivo pari a circa 165 milioni di euro. «Gran parte dei progetti approvati andranno a beneficio dell’Africa come seguito concreto del nostro impegno a rilanciare la nostra cooperazione con quel continente - ha confermato in quell’occasione il responsabile della Farnesina Angelino Alfano -, sempre più centrale nelle nostre decisioni di politica estera. Interverremo soprattutto a favore dello sviluppo dei settori sanitario, agricolo e dell’imprenditoria locale e a sostegno dei Paesi del Corno d’Africa, in particolare Etiopia e Somalia, nonché di altri Paesi di nostro interesse prioritario come Burkina Faso e Mozambico. Abbiamo approvato anche un rilevante credito d’aiuto a favore del Mali e della Tanzania, volto a favorire l’istruzione superiore tecnico-professionale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile», ha proseguito il capo della Farnesina.

Etiopia: fondi per quasi 58 milioni
Fonti vicine al dossier forniscono alcune informazioni sulle iniziative di cooperazione che hanno ottenuto il via libera della Farnesina. All’Etiopia, ad esempio, vengono destinate risorse per quasi 58 milioni. Tra le iniziative promosse, quella per migliorare le condizioni igienico sanitarie delle zone periferiche e più svantaggiate di Addis Abeba e in almeno 4 città secondarie dell'Etiopia. Un altro progetto prevede risorse per il fondo per l’assistenza sanitaria (l’Health Pooled Fund) gestito dall’Unicef. Un’altra iniziativa punta a mettere il governo nelle condizioni di raccogliere, analizzare e utilizzare dati disaggregati tra cui quelli socioeconomici, di genere, ambientali, di governance. Informazioni che serviranno a promuovere politiche, strategie e programmi di sviluppo più equi.

Tanzania: 19 milioni per la formazione tecnica
Oltre 19 milioni (19.790.400 euro) andranno per potenziare l’istruzione superiore tecnico professionale in Tanzania, così da favorire l’impiego dei diplomati nel mondo del lavoro.

In Mali risorse per un centro di incubazione per start-up
Un contributo per due milioni e 500mila euro andrà per finanziare un centro di incubazione per start-up e Pmi nella regione del Sahel, e in particolare in Mali. Nove milioni andranno per creare posti di lavoro nel settore agroforestale grazie al risanamento di 3.000 ettari di terra nella Regione di Kayes e il coinvolgimento di giovani formati in attività produttive sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico.

Somalia: quasi 13 milioni per stabilizzare il paese
Per quanto riguarda la Somalia, le iniziative sono cinque, per un ammontare complessivo di quasi 13 milioni di euro (12.960.286). Il primo: 3.700.650 euro andranno al Fondo fiduciario delle Nazioni Unite per questo Paese. Il Fondo promuove delle iniziative per il consolidamento dello stato di diritto in Somalia. È prevista, ad esempio, la ristrutturazione dell’edificio della Corte Suprema e la costruzione della prigione dello stato regionale di Galmudug, che al momento non esiste, al fine di migliorare le condizioni delle struttura nazionale giudiziaria. Il secondo: 3.259.636 euro andranno a finanziare il programma Farms Ifad, per migliorare in modo sostenibile la sicurezza alimentare della comunità del Puntland, regione Nord-orientale della Somalia, con particolare attenzione agli sfollati. La terza inizativa contribuisce ad affrontare le sfide legate alla ricostruzione e allo sviluppo infrastrutturale della Somalia, risultate da un conflitto armato devastante durato più di 25 anni. E lo fa con uno stanziamento di un milione di euro a favore del Somalia Infrastructure Trust Fund della Banca africana di sviluppo. Il quarto progetto stanzia 3 milioni per lo sviluppo di filiere produttive agro-tecnologiche nelle regioni centrali e meridionali del paese (l’iniziativa si sviluppa sotto l’ombrello dell’Unido). Infine, due milioni di euro andranno per agevolare e sostenere gli sforzi del Governo somalo e delle Autorità regionali nella lotta alla disoccupazione e contribuire così alla stabilizzazione della regione del Corno d'Africa. L'obiettivo specifico è di: mettere le popolazioni povere presenti nelle aree rurali e nelle zone urbane decentrate, in particolare del centro-sud della Somalia, in condizione di raggiungere una migliore qualità di vita, migliorare la propria formazione professionale e ottenere redditi più elevati.

Tunisia: due milioni e 400mila euro per i lavoratori migranti
Due milioni e 400mila euro andranno per migliorare la gestione delle migrazioni del lavoro e promuovere la protezione dei lavoratori migranti in Tunisia, Libia, Marocco e Mauritania.

Burkina Faso: cinque milioni per formazione artigiani cotone
Quasi cinque milioni di euro (4.998.728) per il rafforzamento della competenze degli artigiani del Burkina Faso grazie alla realizzazione di un centro nazionale di appoggio alla trasformazione artigianale del cotone.

Mozambico: oltre 12 milioni anche per empowerment delle donne
Oltre 12 milioni e 600mila euro (12.631.500) andranno a finanziare due progetti in Mozambico. Uno per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, l’altro per l’accesso all’energia per lo sviluppo locale e l’empowerment delle donne.

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