«Zingaretti ha una storia politica diversa rispetto a quella di Gori». Lo ha ricordato Pietro Grasso, l’ex magistrato e leader di Liberi e Uguali. Intervenuto nel pomeriggio a “L’intervista” di Maria Latella su Sky TG24, Grasso ha spiegato così la decisione di LeU di non allearsi con il Pd alle elezioni ragionali in Lombardia a sostegno di Giorgio Gori e di aprire a un accordo con il candidato Dem nel Lazio, Nicola Zingaretti.
No odio per Gori, ma sue politiche diverse da LeU
«In Lombardia - ha aggiunto il presidente del Senato - ci sono stati contatti per tanto tempo in cui si è potuto vedere che non c’erano i presupposti per una coalizione per Giorgio Gori e il cambiamento di un candidato (quello di centrodestra, ndr) non può far cambiare tutto. Nonostante tutto è stata convocata un’assemblea che ha confermato la mancanza di presupposti». «Non abbiamo né rancore né odio - ha aggiunto -, Gori ha una visione distorta, ad esempio ha appoggiato il referendum autonomista promosso da Maroni».
Con Zingaretti possibile svolta a sinistra
Quanto al Lazio, invece, Grasso ha spiegato che «la situazione, rispetto alla Lombardia, è diversa. Ho convocato anche per il Lazio un’assemblea dei delegati regionali che mi hanno dato un mandato per trattare con il presidente Zingaretti, che ricordo che è in carica, per portare avanti politiche di sinistra». Il leader di LeU ha sottolineato come da Zingaretti possano arrivare «segnali di discontinuità. Si può ritenere che una svolta a sinistra possa essere il suo programma».
Chiusura Boldrini a M5S? Comprendo ma non decide lei
La chiusura di Laura Boldrini al M5S? «Nessun problema, comprendo Boldrini ma decide qualcun altro», ha chiarito Grasso. Decido io? «Certo». Alla domanda se sia aperto a una possibile intesa con il M5S dopo le elezioni il leader di LeU ha risposto: «Io ho detto soltanto che il nostro è un sistema proporzionale e valuteremo dopo le elezioni quale sarà la situazione. Certo M5S è così ondivago, difficile capire le sue posizioni: quando riuscirà a dare un'esatta valutazione anche noi potremo fare le nostre».
Larghe intese con FI? Lo escludono loro politiche
Se LeU esclude le larghe intese con FI? «Lo escludono le loro politiche - ha spiegato il presidente del Senato -, la sinistra non potrà mai esser compatibile. La condizione per qualsiasi alleanza è che ci sia una svolta verso la giustizia sociale».
Mio debito con Pd? Stile campagna che non condivido
La questione del debito da saldare al Pd? «È un modo di fare campagna elettorale che non condivido» come «non condivido sfruttare moralmente il fatto che ci siano dei lavoratori del Pd in cassa integrazione: tutto questo dimostra che l’amministrazione non è stata perfetta, la responsabilità della situazione di questi lavoratori non può cadere sulla testa di altri».
Renzi-De Benedetti?Se premier sarei più attento
Un passaggio sul caso De Benedetti. «Al di là delle valutazioni che dovrebbe fare la Consob o la magistratura penso che se fossi premier sarei molto attento alle cose che dico, soprattutto a un finanziere», ha affermato. Rendere permanente la commissione d’inchiesta? «Bisogna vedere se la commissione è riuscita a raggiungere i suoi fini, se questi scopi non sono stati raggiunti, se la relazione non ci soddisfa dovremmo riprenderla» alla prossima legislatura.
LeU favorisce Lega? Puntiamo a voti persi da Renzi
Il segretario del Pd Matteo Renzi ha detto che il voto a LeU favorisce la Lega? «Il voto a LeU è il voto che rappresenta quelli che sono i valori e i principi della sinistra - ha risposto Grasso -. I voti li ha levati forse Renzi quando ha cambiato la sua politica spostandola verso destra. Noi cerchiamo di recuperare i voti che ha perso Renzi».
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