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Berlusconi rassicura Bruxelles: «Rispetteremo regola del 3% del…

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Berlusconi rassicura Bruxelles: «Rispetteremo regola del 3% del deficit»

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Due giorni di trasferta europea per Silvio Berlusconi, questa volta in veste di “garante” del Centrodestra presso le istituzioni di Bruxelles preoccupate pe gli esiti delle prossime Politiche. «Abbiamo presentato il nostro programma al Ppe, la cosa importante è la nostra volontà di rispettare la regola del 3% del deficit», ha assicurato il leader di Forza Italia dopo il faccia a faccia con il segretario generale del Ppe, Antonio Lopez, il primo degli incontri in agenda. Dopo aver citato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani («ha detto che quella del 3% è una regola che in caso di certe necessità di programma economico può essere superata»), Berlusconi ha confermato l'intenzione di «adattare il deficit annuale» previsto per ogni Paese Ue «alle esigenze di sviluppo» dell'Italia.

Messaggio rassicurante per gli eurocrati
In sintesi, il programma economico dele Centrodestra prevede quindi la «rivoluzione fiscale» della Flat tax e il rispetto del vincolo di bilancio del 3%: «Prevediamo che ci sia che un aumento del Pil e che si possa ridurre la percentuale del debito pubblico italiano e portarla a quel 125% almeno come era al momento del colpo di stato del 2011, quando fui costretto alle dimissioni». Sempre per rassicurare Bruxelles, in linea con il suo ruolo di autoproclamato difensore degli italiani dal populismo targato M5S, Berlusconi ha lanciato un peana sull'«essenzialità della esistenza dell'Ue». Con un valore aggiunto: quello di arrivare «da me, un ragazzo della guerra che per 50 anni ha vissuto nell'angoscia della Guerra fredda e che crede nell'Europa come un fatto fondamentale. Perché dopo le grandi guerre della prima parte del secondo scorso, l'Europa ci ha dato 70 anni di pace e bisogna continuare con l'Europa della pace», ha concluso Berlusconi, parlando nella sede del Ppe.

Con Große Koalition Merkel «ancora autorevole in Europa»
Parole benevole anche per Angela Merkel, ancora impegnata a dare un governo alla Germania dopo le elezioni di fine settembre. Per Berlusconi, la prospettiva di una nuova Große Koalition tra Cdu-Csu e Spd «comporterà anche per la signora Merkel la possibilità di essere ancora autorevole in Europa». Io, assicura l'ex Cavaliere, «con la signora Merkel ho sempre avuto degli eccellenti rapporti di stima ed interesse reciproco». Certo, «qualcuno ha cercato di mettere zizzania» ma «al di là di questo i nostri rapporti sono stati sempre positivi e la signora Merkel ci sostiene con determinazione nella nostra campagna elettorale», ha sottolineato il fondatore di FI, che ha subito incassato l'endorsment convinto di Lopez. Dal Ppe, ha spiegato infatti il segretario generale del Ppe, arriva un «appoggio chiarissimo» al programma elettorale di Berlusconi, D'altra parte, pe i moderati europei «l'Italia è fondamentale», e la parte sud della Ue «ha bisogno di avere maggior presenza nelle decisioni che si stanno prendendo in Europa». Cosa possibile, ha concluso, con «il nuovo e futuro governo», che Lopez giudica «forte», anche grazie «all'influenza di Berlusconi»: «Il Ppe è la sua casa».

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