«L'euro era e resta un esperimento sbagliato che ha danneggiato il lavoro e l'economia italiana. Noi non cambiamo idea. Ci prepariamo a difendere l'interesse nazionale come abbiamo sottoscritto nel programma del centrodestra con la prevalenza della Costituzione sull'ordinamento Ue». È un Salvini a 360° quello che oggi ha preso posizione su diversi media, tenendo banco sui temi caldi della Lega. Oltre allo spunto sull’euro - connesso alla presentazione alla Camera della candidatura per la Lega di Alberto Bagnai, autore del volume “Il tramonto dell'Euro” - il segretario federale del Carrocio ha preso le distanze dalle rassicurazioni di ieri di Berlusconi sul rispetto delle regole di bilancio Ue in caso di approdo a Palazzo Chigi.
«Se danneggia l’Italia 3% per noi non esiste »
«Il numerino 3 (il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil, previsto dal Patto di Stabilità e credscita Ue, ndr), se danneggia le imprese e le famiglie italiane, per noi non esiste», ha attaccato Salvini, incurante della distanza ormai raggiunta rispetto alla linea portata avanti dall’ex Cavaliere alleato di colazione. Uno spazio ormai tanto evidente da spingere il vicepresidente dem della Camera, Roberto Giachetti, a mettere subito il dito nella piaga con un tweet: «Berlusconi rassicura l'Europa sul rispetto del 3% e Salvini subito lo smentisce. Fintamente uniti si può vincere, ma non governare. #inganni».
Berlusconi rassicura l’Europa sul rispetto del 3% e Salvini subito lo smentisce. Fintamente uniti si può vincere, ma non governare. #inganni
– Roberto Giachetti(bobogiac)
«Se ci sono regolamenti Ue che danneggiano le famiglie italiane quei regolamenti per il governo Salvini non esistono: come la Bolkestein, la direttiva Banche», ha poi aggiunto, citando il “punto tre” del programma del centrodestra. «Gli italiani - spiega Salvini - possono scegliere tra il Pd che ha svenduto famiglie ed imprese, il caos del M5S ed un centrodestra che ha un programma comune basato sulla revisione dei trattati, sulla prevalenza della
Costituzione sul diritto comunitario e sulla tutela in ogni sede dell'interesse italiano. Tra Lega e Fi ci son diverse sensibilità ma la Lega è coerente». Per
difendere gli italiani, conclude, «siamo disposti a disattendere anche le
regole dell'euro».
Alla Cei: «La lega è l’unico argine al razzismo»
Sempre stamani, intervistato a Radio Padova, Salvini ha invece replicato all’attacco ricevuto dal portavoce dei vescovi italiani sul razzismo di fondo del movimento legista. Al presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti, «spiegherò che la Lega è l'unico argine al razzismo», ha spiegato Salvini, difendendo in particolare Attilio Fontana, candidato Governatore della Lombardia per il Centrodestra dopo aver fatto per 15 anni il sindaco di Varese «dove ha garantito la convivenza civile tra tutte le razze, i colori, le etnie e le religioni perché c'era il rispetto delle regole». In Italia, ha aggiunto, «manca il rispetto e mancano le regole, manca il rigore e la serietà».
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