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Padoan: la spesa per interessi è scesa di 20 miliardi

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Padoan: la spesa per interessi è scesa di 20 miliardi

Pier Carlo Padoan
Pier Carlo Padoan

«C'è una cosa che è scesa in valore assoluto negli ultimi anni, è la spesa per interessi che da 83 miliardi nel 2012 dovrebbe scendere nel 2018 a più di 63 miliardi, un risparmio di 20 miliardi in valore assoluto». Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan a Radio anch'io, spiegando che questo è il «frutto sia di una politica fiscale disciplinata sia della difesa del debito sia
dell'effetto del Qe».

Fiducioso sul futuro dell’Italia
«Io sono fermamente convito che quello che è successo in termini di riforme e sta succedendo in termini di benefici di riforme ha dato all'economia italiana una solidità che va al di là del risultato elettorale. A meno di sconvolgimenti traumatici della linea di politica economica, sono fiducioso sul futuro dell'Italia», ha detto Pier Carlo Padoan. «È un dato di fatto riconosciuto da tutti che l'Italia ha fatto negli ultimi anni enormi progressi sull'economia, crescita, aggiustamento del sistema bancario e occupazione e quindi è un paese estremamente attraente per gli investimenti delle imprese: quello che gli investitori chiedono è di continuare su questa linea».

Dal M5s proposte stravaganti
«Quello che sento» sulle proposte del M5S «mi preoccupa assai, perché a volte c'è un mix di ingenuità e non completezza degli argomenti che tradotto in termini di politica economica potrebbe essere estremamente pericoloso», ha detto il ministro dell'economia commentando la proposta del M5S di fare dell'Ilva un centro di ricerche dell'economia verde: «mi sembra un esempio di quelle politiche un po' stravaganti».

Alitalia, serve «soluzione di mercato»
L’amministrazione di Alitalia «sta lavorando bene, sta gestendo bene un importante patrimonio del Paese», ha detto Padoan, spiegando a chi gli chiedeva se sia ipotizzabile un intervento pubblico, che per Alitalia bisogna «trovare una soluzione sostenibile sul mercato. Mi auguro - ha concluso il ministro - che molto presto ci sia un risultato concreto che rafforzi la politica industriale di Alitalia».

Candidatura a Siena: Monte Paschi è patrimonio della città
A chi gli chiedeva se la sua probabile candidatura nel collegio di Siena non possa essere interpretata come un “ricatto” dopo il salvataggio di Mps da parte dello Stato, padoan ha risposto che «ricatto è una parola odiosa che respingo a tutto campo, non si vuole ricattare nessuno. Siena, tra l'altro è stata la mia prima sede universitaria a cui sono molto legato e non è dunque un'intrusione dall'esterno». Padoan, ha ricordato che «il Monte Paschi è un patrimonio della città che ha avuto vicende sfortunate e che dopo un'operazione molto importante, con il contributo di risorse pubbliche, sta completamento un piano di ristrutturazione estremamente efficace e forte che permettera' un aggiustamento graduale e dara' slancio all'economia locale e anche a quella nazionale».

Protezionismo distrugge crescita, rischio guerra commerciale
C’è «molto di male» nella politica di introduzione di dazi perchè «il protezionismo da sempre ha distrutto la crescita e creato finta occupazione», ha detto il ministro rispondendo a un ascoltatore che gli chiedeva cosa ci fosse di male a introdurre dazi contro la Cina. «Lo sviluppo dell'economia mondiale di questi anni - ha argomentato Padoan - è conseguenza di una politica di apertura. Io sono preoccupato non tanto che Trump metta misure di protezione di varie forme ma che si inneschi una guerra commerciale che potrebbe coinvolgere la stessa Europa e distruggere riforme di liberalizzazione molto importanti: questo ci dice l’esperienza storica e l'analisi economica».

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