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Dal Maie all’Usei, gli «emigrati» che all’estero…

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verso il voto

Dal Maie all’Usei, gli «emigrati» che all’estero insidiano i grandi partiti

Sono solo 18 parlamentari ma potrebbero essere decisivi per la partita che si giocherà dopo il 4 marzo. Mancano 24 giorni alle elezioni e l’esito del voto appare più che mai incerto. Il rischio è che tra centrodestra, centrosinistra e M5S nessuno riesca ad avere la maggioranza assoluta. Anche la conquista di un singolo seggio diventa dunque decisiva. In questo scenario fanno particolarmente gola i seggi della circoscrizione estero: 12 alla Camera e 6 al Senato. Qui i partiti tradizionali se la devono vedere anche con quei movimenti formati dagli “emigrati” che già nelle passate consultazioni sono riusciti a strappare dal 2006 nove seggi.

Dal Maie all’Usei
Anche per queste elezioni politiche nella Circoscrizione Estero si sono presentati dei movimenti degli italiani residenti oltreconfine che non hanno alcun corrispettivo nei territorio italiano: il Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero), Unital (Unione Tricolore America Latina), Usei (Unione Sudamericana Emigrati Italiani), Free Flights to Italy (che si definisce «organizzazione che ha come obiettivo il sostegno agli italiani residenti all’estero») e Movimento delle Libertà (Mdl, organizzazione nata a Colonia nel 2017 «totalmente indipendente e autofinanziata» ).

Nove seggi conquistati dal 2006
Dal 2006, anno delle prime elezioni politiche in cui hanno potuto votare gli italiani all’estero (4 milioni gli aventi diritto nel 2016) con una apposita circoscrizione, i movimenti promossi dagli emigrati hanno già eletto 9 parlamentari. In un caso i loro seggi rischiarono di risultare determinanti nel decidere o meno la formazione del nuovo esecutivo: nel 2006 il governo Prodi ottenne la fiducia al Senato con 165 sì (la maggioranza assoluta era 161). Il quel caso furono determinati i quattro seggi esteri conquistati: gli altri due andarono a Fi e al movimento Associazioni Italiane in Sud America.

La collocazione in parlamento
Il Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie), fondato in Argentina nel 2007 da Ricardo Antonio Merlo («movimento culturale, sociale e politico che non privilegia alcuna ideologia in particolare», si legge nel loro sito), nelle politiche 2013 ha eletto due deputati e un senatore. I due deputati, tra cui lo stesso Merlo, sono ora nel gruppo Noi con l’Italia-Scelta civica per l’Italia-Maie. Il senatore Claudio Zin, invece, ha aderito al gruppo Per le Autonomie-Psi-Maie. Usei, invece, ha eletto una deputata, Renata Bueno, ora nel Gruppo Misto - Direzione Italia. Il partito è stato fondato nel 2006 da Eugenio Sangregorio, imprenditore calabrese emigrato a Buenos Aires.

Le regole per l’elezione nella Circoscrizione Estero
La circoscrizione Estero elegge 12 deputati e 6 senatori. A sua volta, questa è divisa in sotto circoscrizioni: Europa (5 deputati e 2 senatori), America Meridionale (4 deputati e 2 senatori), America Settentrionale e centrale (2 deputati e 1 senatore), Africa, Asia, Oceania e Antartide (1 deputato e 1 senatore). Di fatto le sottocircoscrizioni funzionano come dei collegi plurinominali (o uninominali, nel caso eleggano solo un rappresentante), favorendo così i partiti più grandi (o coalizzati in una sola lista) o quelli radicati tra i connazionali all’estero.

Le liste degli “emigrati” con almeno un seggio nel passato
Simboli che hanno ottenuto almeno un parlamentare nella circoscrizione esteri in almeno una delle tre precedenti tornate elettorali politiche

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