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Referendum: schede voto estero su 210 voli verso il bunker di Castelnuovo…

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REFERENDUM

Referendum: schede voto estero su 210 voli verso il bunker di Castelnuovo di Porto

Un pacchetto pesantissimo. Che potrebbe essere determinante per i risultati del referendum. Il voto degli italiani all’estero (oltre 4 milioni quelli residenti che hanno diritto di voto e sono registrati presso l’anagrafe italiana dei residenti all’estero, una circoscrizione che vale circa il 7,7%) è nelle mani di 195 corrieri diplomatici, plichi sigillati e affidati al personale delle ambasciate italiane all’estero che tra oggi e domani viaggeranno verso Roma su 210 diversi voli. . Giovedì 1 dicembre, alle ore 16 locali in tutto il mondo, si sono regolarmente chiuse le operazioni di voto per gli italiani all'estero ha fatto sapere la Farnesina in una nota.

La prima sede a chiudere è stata Wellington, quando in Italia erano le 5 del mattino di ieri. L'ultima Vancouver, alle 1 del mattino di oggi, ora italiana. Tutte le schede che arriveranno dopo il termine di chiusura saranno bruciate. Le spedizioni giungeranno all'aeroporto di Roma-Fiumicino dove verranno prese in consegna dai funzionari della Corte d'Appello di Roma, preposto allo spoglio delle schede elettorali della circoscrizione estero. Tra le tratte aeree e quelle terrestri i corrieri della Farnesina percorreranno un totale di 549.552 chilometri e 816 ore di volo.

Il bunker di Castelnuovo di Porto

Ma è a Castelnuovo di Porto che domenica sera, molto probabilmente, si giocherà la partita decisiva sul referendum. Il viaggio del pacchetto di voti esteri terminerà infatti nel paese di 8mila abitanti a 30 km a nord di Roma sulla Flaminia. In un deposito-bunker predisposto ad hoc che fa a capo al dipartimento della Protezione civile (Palazzo Chigi) si svolgerà lo spoglio delle schede dalle 23 di domenica in poi. Sono 1483 i seggi predisposti all’interno del deposito, ciscuno con un presidente, un segretario e quattro scrutatori . Già domenica pomeriggio inizieranno le prime operazioni perché i plichi sigillati verranno aperti e le schede fatte confluire nei seggi elettorali. Lo scrutinio avverrà in contemporanea con quello nazionale.

Ma sulla partita dei voti esteri e il rischio brogli il clima va surriscaldandosi dato che l’impressione che si rafforza nelle ultime ore è che l’esito del referendum potrebbe essere deciso da pochi voti di differenza. Polemiche sollevate dal leader della lega Matteo Salvini. «Nonostante i voti inventati o comprati in giro per il mondo da Renzi, il voto degli italiani farà vincere il No» ha detto il leader della Lega Nord aggiungendo:
«Io penso che nei consolati e nelle ambasciate ne siano
successe di cotte e di crude».

Il Comitato per il No e il M5S hanno fatto sapere che invieranno a Castelnuovo di Porto oltre 100 osservatori per vigilare sulle operazioni. Già pronto fanno sapere «un team di legali che in caso di irregolarità potrà intervenire tempestivamente».

Alfano, brogli? Assicuriamo voto corretto e regolare

«Noi siamo un grande paese e come tutti i grandi paesi assicuriamo la correttezza e la regolarità del voto e allo stesso tempo sappiamo che dopo il voto spesso si sono verificate polemiche» ha affermato il ministro dell'Interno
Angelino Alfano . «Sul voto all'estero - ha aggiunto - le competenze non sono esattamente quelle mie ma mi sorprende che, nonostante si sia votato parecchie volte all'estero con queste procedure, ci siano polemiche all'estero».
Questione sulla quale è tornato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Le polemiche sui possibili brogli nel voto degli italiani all'estero «mi dispiacciono molto. È un film che tutte le volte qualcuno ripropone, soprattutto chi ha paura di perdere» ha detto Renzi, ospite di Rtl 102.5. «Il voto all'estero - ha ricordato - è stato proposto da un governo di cui fa parte anche la Lega ed è stato votato anche dal centrosinistra. Ma non capisco perchè dire che lì si fanno i brogli. Perchè Salvini deve alimentare le polemiche in Italia mentre in Ue, che è quella che gli paga lo stipendio, si discuteva dell'Italia e del terremoto? Se fosse stato a Strasburgo avrebbe onorato meglio il suo lauto stipendio e il suo ruolo”.

Dati affluenza e costi

Nel frattempo si diffondono rumors sui dati dell’affluenza: tra il 30 e il 40%. Numeri sensibili prima di un voto che la Farnesina ha sempre diffuso in contemporanea a quelli dell’affluenza in Italia. Anche per questa consultazione saranno resi noti il 4 dicembre. Possiamo solo ricordare che nel 2013 in occasione delle politiche la percentuale di votanti fu di circa il 30%. Quanto ai costi dell’operazione voto italiani all’estero, sapremo meglio a consuntivo. Il limite di spesa deciso dal Governo per i due referendum (trivelle e riforma costituzionale) è stato fissato a 30 milioni.

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