L’export dei Poli tecnologici del Lazio è tornato a crescere a ritmi più sostenuti di quelli osservati per i Poli nazionali. Il terzo trimestre 2017 si è chiuso con un incremento delle esportazioni delle realtà hi-tech a doppia cifra, pari al +24,1%, a fronte di un +11,4% dei Poli italiani (al netto del dato laziale). A fare da traino, il polo farmaceutico. Il trend emerge dal Monitor dei Poli Tecnologici – Lazio, il report trimestrale di Intesa Sanpaolo. Nei primi 9 mesi dell’anno le esportazioni dei Poli hi-tech regionali hanno raggiunto i 7,3 miliardi di euro (+7,3% sul 2016), confermandosi tra le principali aree a elevato contenuto tecnologico del Paese.
Bene farmaceutico e Ict
A sostenere la performance dei Poli regionali nel terzo trimestre 2017 ha contribuito il Polo farmaceutico laziale (+34,8%), che ha mostrato una crescita più intensa di quella del dato medio degli altri Poli del settore (+23,5%). In positivo anche il Polo Ict romano (+7,1%), dopo la frenata osservata nel trimestre precedente, che ha evidenziato una dinamica solo lievemente inferiore al dato nazionale (+10,7%).
In frenata il settore aeronautico
Dopo il balzo del 2016 si sta osservando un rallentamento delle esportazioni del Polo aeronautico romano nel 2017. Nel terzo trimestre l’export è diminuito del 32,2%, mentre considerando il dato cumulato dei primi 9 mesi dell’anno si registra un calo di 124,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2016.
Luci e ombre per i settori tradizionali
Chiude in territorio positivo nel terzo trimestre 2017 l’export del distretto della ceramica di Civita Castellana, evidenziando un incremento su base annua del +1,9%. Si osserva invece una frenata delle vendite del distretto dell’ortofrutta dell’Agro-Pontino, che ha chiuso con un calo del 16,7%, dopo il trend positivo dei trimestri precedenti.
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