«Il mio Ministero darà vita al Def ad aprile perché credo non ci sarà un Ministero in pieno potere», ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervenuto questa mattina a Omnibus su La7. Padoan ha assicurato che il debito, «vero problema» dell’Italia, inizierà a scendere: «Vedremo i dati Istat sul Pil nei prossimi giorni - ha detto - . Ma ritengo che il deficit stia cominciando a scendere». Sul caso Embraco: «Se ci sono aiuti di Stato, come è possibile, mi aspetto che la commissione Ue prenda severi provvedimenti».
Mef: meno tasse per 32 mld, taglio sostenibile
Il ministro ha poi partecipato in tarda mattinata a un convegno sui cambiamenti del sistema fiscale italiano. In questa occasione il ministero dell’Economia ha fornito un dato: dall’inizio della legislatura le misure adottate in campo fiscale hanno prodotto nel 2017 un alleggerimento complessivo della tasse pari a 32 miliardi di euro. «La riduzione sostenibile delle tasse ha dato risultati importanti ed è importante che questa strategia possa continuare», è stato il commento di Padoan. Il ministro ha aggiunto che anche per il futuro i criteri devono essere quelli del realismo e della sostenibilità. «I risultati ci hanno dato ragione, la compliance è aumentata del 160% e il gettito spontaneo dell’1,9%».
Casero: da oggi in consultazione Dm e circolare transfer pricing
All’incontro ha partecipato anche il vice ministro dell’Economia Luigi Casero. Quanto al transfer pricing, Casero ha detto che «da oggi il decreto ministeriale e la circolare attuativa saranno in consultazione per un mese e poi diventeranno operativi. Ci saranno anche degli incontri con le categorie - ha aggiunto - perché vogliamo raccogliere tutte le istanze. Ci muoveremo in base alle linee di indirizzo internazionali per dare un quadro unitario ed evitare il contenzioso che può scaturire dalle diverse interpretazioni. Poi partirà la formazione territoriale alle strutture. L’intervento attuativo affronterà il problema della doppia imposizione e la definizione dei prezzi».
Populisti ci sono ma non è Berlusconi
Rispondendo questa mattina, durante la trasmissione televisiva, a una domanda sulla possibilità di larghe intese dopo le elezioni del 4 marzo, Padoan ha detto che «ci sono partiti populisti ma non credo si possa definire Berlusconi un populista». E ha aggiunto: «Al di là della formula politica che sosterrà il prossimo governo, mi auguro ci sia stabilità». Padoan ha ribadito di aver riscontrato sui mercati e tra i colleghi europei più tranquillità di prima. «L’Italia avrà una situazione più stabile di quanto a volte paventato», ha concluso.
Grati a Draghi per aver salvato l’euro
Infine, un giudizio sulla politica monetaria della Bce. «Io vorrei la continuazione di una politica che è stata essenziale per salvare la moneta unica. Dobbiamo sempre essere grati a Mario Draghi per aver salvato la moneta unica perché meccanismi automatici non lo avrebbero permesso», ha affermato. «Le decisioni sono sempre del board nella sua collettività», ha aggiunto Padoan, e ha fatto intendere che non sia scontata una successione tedesca alla presidenza di Francoforte.
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