Italia

CsC: Pil primo trimestre potrebbe essere superiore alle attese

  • Abbonati
  • Accedi
congiuntura flash

CsC: Pil primo trimestre potrebbe essere superiore alle attese

«Nel complesso, a compensazione di una chiusura del 2017 più fiacca del previsto, la dinamica dell’economia italiana nel primo trimestre potrebbe rivelarsi superiore alle attese, stando anche all’andamento molto positivo degli indicatori qualitativi». È quanto emerge dall'Analisi mensile del Centro Studi Confindustria. Il Pil italiano - ricorda il Csc - è aumentato dello 0,3% nel quarto trimestre 2017 (stima preliminare Istat) e dell'1,4% annuo, entrambi un decimo di punto sotto le previsioni CSC di dicembre.

Csc: contributo positivo produzione industria
Il minore acquisito per il 2018 (+0,5%, rispetto a +0,6%) potrebbe essere tuttavia compensato da una dinamica dell'economia nel primo trimestre superiore alle attese, stando all’andamento molto positivo degli indicatori qualitativi. Il Pmi composito in gennaio è salito a 59,0 (massimo da 139 mesi, da 56,5 in dicembre); segnala un rafforzamento sia nel terziario (57,7, da 55,4), sia, soprattutto, nel manifatturiero (62,8, da 59,6), dove è sostenuto dalla domanda interna (la componente ordini esteri è diminuita). La produzione industriale continuerà dunque a dare un contributo positivo, nonostante la correzione del -0,9% stimata dal Csc in gennaio (dopo il +1,6% in dicembre), che lascia la variazione acquisita nel 1° trimestre a +0,3%.

Prosegue recupero occupazione
Il Csc segnala inoltre come stia proseguendo il recupero dell’occupazione in Italia, tornata a 23,1 milioni: nonostante un lieve calo in dicembre, il 2017 si chiude con 236mila persone occupate in più rispetto all'ultimo quarto 2016, con un aumento complessivo di circa 950mila unità dal minimo dell'estate 2013.
A fronte di un ulteriore calo dell'occupazione autonoma, è cresciuta molto quella dipendente: +1milione e 135mila unità dal minimo, di cui +677mila la componente a termine e +458mila quella a tempo indeterminato. A quest'ultima, ferma nel 2017, darà slancio il riavvio degli sgravi contributivi da gennaio 2018. Il tasso di disoccupazione scende al 10,9% a fine 2017, dall'11,8% di un anno prima: ciò grazie agli ampi guadagni occupazionali, data una forza lavoro piatta.

© Riproduzione riservata