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Istat: disoccupazione 2017 scende a 11,2%, minimo da 4 anni

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GIÙ PER I GIOVANI MA SU PER GLI OVER 50

Istat: disoccupazione 2017 scende a 11,2%, minimo da 4 anni

Nella media del 2017 il tasso di disoccupazione è sceso di 0,5 punti percentuali: all’11,2% dall’11,7% dell’anno prima. Lo rileva l’Istat, spiegando che si tratta del terzo calo consecutivo e del livello più basso dal 2013, ovvero da quattro anni. Il numero delle persone in cerca di un lavoro si riduce di oltre 100 mila unità (-105 mila, -3,5%). L’occupazione è trainata dai dipendenti a tempo determinato, che nella media annua salgono a 2 milioni 723 mila, aumentando di 298 mila unità, contro il rialzo di 73 mila unità per gli indeterminati.

Permangono i divari tra Mezzogiorno e Nord
L’ente statistico segnala anche che nella media del 2017 il tasso di disoccupazione si riduce in tutte le aree territoriali del Paese ma «i divari rimangono accentuati: nel Mezzogiorno (19,4%) è quasi tre volte quello del Nord (6,9%) e circa il doppio di quello del Centro (10,0%)». Mentre nel Centro-Nord il tasso di occupazione raggiunge livelli pressoché analoghi a quelli del 2008, arrivando al 66,7% nel Nord e 62,8% nel Centro, nel Mezzogiorno l’indicatore è ancora al di sotto del 2008 di 2,0 punti (44,0%)».

Giù la disoccupazione per i giovani, su quella degli over50
L’indagine fornisce anche un altro spunto: scende il tasso di disoccupazione per i giovanissimi under 25 (al 34,7%, -3 punti) e per i giovani 15-34enni (al 21,2%, -1,3 punti), mentre sale quello degli over50 (al 6,2%, +0,2 punti).

La fase congiunturale positiva
Dal punto di vista congiunturale, le dinamiche del mercato del lavoro si manifestano all’interno di un quadro macroeconomico espansivo: nel quarto trimestre del 2017 l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,6% su base annua.

Nel quarto trimestre 2017 lieve crescita occupazione
Dal lato dell’offerta di lavoro, sottolinea ancora l’indagine dell’Istat, nel quarto trimestre del 2017 l’occupazione presenta una lieve crescita congiunturale (+12 mila, 0,1%), dovuta all’ulteriore aumento dei dipendenti a termine (+57 mila, +2,0%) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (-25 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-20 mila, -0,4%). Il tasso di occupazione cresce di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente arrivando al 58,1%. I dati mensili più recenti (gennaio 2018) presentano, al netto della stagionalità, un lieve aumento del numero di occupati rispetto a dicembre 2017.

OCCUPATI E TASSO DI DISOCCUPAZIONE
I trim. 2012– IV trim. 2017, dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità e valori percentuali (Fonte: Istat)

+1,2% di occupati in un anno
La dinamica tendenziale mostra una crescita di 279 mila occupati (+1,2% in un anno) circoscritta ai dipendenti (+2,2%), in circa nove casi su dieci a termine, a fronte di un nuovo calo degli indipendenti (-1,9%). Per il tredicesimo trimestre consecutivo aumentano gli occupati a tempo pieno mentre, dopo una crescita ininterrotta dal 2010, il tempo parziale diminuisce. Sulla base dei dati di flusso, a distanza di dodici mesi, si stima un aumento delle trasformazioni da tempo parziale a tempo pieno, soprattutto per quanti svolgevano un part time involontario.

OCCUPATI PER CLASSI D’ETÀ
I 2012- IV 2017, variazioni tendenziali assolute in migliaia di unità (Fonte: Istat)

Aumento occupazione più intenso per donne e Mezzogiorno
Nel quarto trimestre 2017 prosegue la crescita dell’occupazione e del relativo tasso per i giovani di 15-34 anni. L’aumento dell’occupazione, diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nel Mezzogiorno.

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