Con 19 voti favorevoli su 27 il senatore M5S Vito Crimi è stato eletto presidente della commissione speciale di Palazzo Madama, l'organismo temporaneo istituito dai capigruppo del Senato per esaminare il Def e i provvedimenti rimasti in sospeso con la fine della passata legislatura. «La centralità del Parlamento mai come adesso può essere portata avanti», in una «situazione particolare in cui di fatto non c'è un governo e non c'è una maggioranza», ha sottolineato il neopresidente al termine della seduta, impegnandosi a «portare avanti il massimo rispetto delle posizioni di tutti nella collegialità delle decisioni».
Tramontata l’ipotesi di una presidenza Lezzi
Nelle ultime ore è dunque tramontata l'ipotesi di affidare la presidenza alla pentastellata Barbara Lezzi, che non compare neanche più nella lista di nove componenti indicata dal gruppo M5S. Secondo la prassi, la guida delle Commissioni parlamentari speciali spetterebbe alla presidenza uscente delle commissioni Bilancio: nel caso del Senato, l'unica vicepresidente uscente rieletta in questa legislatura era appunto Lezzi.
Vicepresidenze a Lega e Forza Italia
Nel corso della sua prima riunione la commissione ha quindi eletto vicepresidenti i senatori di Giacomo Caliendo (Forza Italia) ed Erica Rivolta (Lega). Rivolta ha ottenuto 12 voti, Caliendo 9. L’incarico di segretario della Speciale è poi andato a Simona Malpezzi ( Pd) e Giovambattista Fazzolari (FdI). Domani alle 12 è stato fissato il termine per individuare i rappresentanti dei gruppi per l'Ufficio di presidenza allargato per la programmazione dei lavori.
Pd all’attacco: vergognosa spartizione tra Centrodestra e M5S
Il risultato del votazioni per i vertici della Speciale scatena l’immediata reazione del Pd, che per bocca del capogruppo Andrea Marcucci ha attaccato il «delirio di onnipotenza» di M5S e Centrodestra che «si accaparranno e spartiscono gli
incarichi» all'interno dell’organismo temporaneo « impedendo alle minoranze, e in questo caso al Pd, di acquisire un vicepresidente, contravvenendo ad una consolidata prassi parlamentare». Si scaglia contro il «metodo acchiappatutto» seguito dai partiti maggiori anche Gianni Pittella, neocapogruppo dem in commissione speciale.
Malan: FI rispetta gli accordi e ha votato Crimi
Alle critiche piovute dal Pd replica a stretto giro il senatore azzurro Lucio Malan. Forza Italia, spiega « ha votato per Crimi presidente secondo gli accordi presi e loro hanno votato come vice presidente il nostro Giacomo Caliendo». «Noi - aggiunge - siamo istituzionali, rispettiamo gli accordi e vogliamo che il Parlamento funzioni. Avere una commissione speciale che si occupi degli argomenti più urgenti prima della composizione delle varie commissioni è un primo passo verso il funzionamento effettivo del Parlamento e verso il bene del Paese». La ripartizione tra i gruppi politici dei 27 componenti della Commissione speciale prevede 9 posti per il M5s, 5 per la Lega, 5 per FI, 4 per il Pd, 2 per FdI, uno ciscuno a Misto e Autonomie.
Martedì l’insediamento alla Camera
Alla Camera la Commissione speciale si insedierà martedì prossimo, dopo il voto dell'Aula per la sua istituzione. Se si dovesse confermare la prassi, alla presidenza alla Camera dovrebbe andare Francesco Boccia, guida uscente della commissione Bilancio di Montecitorio. Ma nei giorni scorsi già era circolata l'ipotesi che la Lega potesse rivendicare per sé l'incarico.
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