Andare insieme alle consultazioni. È con questa soluzione, rivolta agli alleati del centrodestra, che Matteo Salvini inaugura il nuovo round della complicata partita per Palazzo Chigi dopo il sostanziale niente di fatto di ieri al Colle. Con una postilla significativa, e cioè che «l'unico governo possibile è quello del centrodestra insieme con il M5S». Il tentativo messo in atto dal leader del Carroccio dunque è di forzare la riluttanza di Silvio Berlusconi, fermo nel chiudere ogni possibilità di abbraccio con i pentastellati. L’ex premier a stretto giro accetta l’invito per presentarsi al Quirinale nella ritrovata unità e così fa Giorgia Meloni.
«Centrodestra e M5S il governo lo possono fare»
Salvini però va dritto al punto più spinoso. «Bisogna dialogare con i Cinque Stelle che hanno preso i loro voti e chi dice no sbaglia. Non vedo l'ora che si smetta di parlare e si faccia il governo. Il centrodestra unito con i 5 Stelle il governo lo possono fare». Per il capo della Lega «con i veti, i no e le antipatie non si va lontano. C'è un Paese che deve ripartire e spero che tutti facciano come la Lega: non facciamo capricci, abbiamo voglia solo di fare i fatti». Salvini puntualizza comunque due fondamentali. Ovvero «sicuramente» non con il Pd e «piuttosto che inciuci o governicchi, la parola torni agli elettori». Per cui o si passa dal confronto sull’agenda del prossimo esecutivo con il M5S o niente.
Meloni ringrazia Salvini per «il sì a FdI»
Ringrazia Salvini «per aver accettato la proposta di Fratelli d'Italia» anche la presidente del partito Giorgia Meloni. « La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni. Dunque se si intende rispettare la volontà popolare spetta al centrodestra l'incarico di formare il governo». Concetto del resto già più volte ribadito nella fase seguita al voto di inizio marzo.
M5S: Matteo scelga tra il cambiamento e Berlusconi
Ma l’uscita di Salvini incontra la freddezza assoluta dei vertici del Movimento, secondo cui Salvini deve scegliere tra il cambiamento e il riportare indietro l'Italia con Berlusconi. È questa la reazione che filtra dai vertici M5S sulla decisione del leader della Lega di affrontare, con il placet di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, il prossimo round al Quirinale come unica delegazione. Una mossa, dice lo stato maggiore del Movimento, con cui oggi Salvini ha messo se stesso e tutto il centrodestra all'angolo.
© Riproduzione riservata