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Atac, Raggi contro l'ingresso di Fs: «Ognuno guardi in casa…

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i nuovi canali per la vendita dei biglietti

Atac, Raggi contro l'ingresso di Fs: «Ognuno guardi in casa sua»

«Atac deve essere del Comune non di un eventuale pubblico di rango più elevato», come ad esempio Ferrovie dello Stato o Rfi. La sindaca di Roma Virginia Raggi prende posizione contro l'ipotesi, ricorrente negli ultimi mesi, di un interesse delle Ferrovie italiane a rilevare la società di trasporti capitolina per poi partecipare alla gara dei trasporti pubblici a Roma in calendario nel 2019. «Io non vorrei mettere il dito nella piaga, ma durante l'emergenza neve, mentre Atac è stata presente h24 e l'azienda ha reagito benissimo» - ha ironizzato la prima cittadina, a margine di una conferenza stampa, alla Stazione Termini sui nuovi sistemi di vendita per i titoli di viaggio e sosta Atac - «sulle reti ferroviarie Italiane qualche problema c'è stato». Al suo fianco, l'assessore alla “Città in Movimento”, Linda Meleo, il presidente della Commissione Mobilità del Campidoglio, Enrico Stefàno, e il presidente della società dei trasporti Paolo Simioni.

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Il “consiglio” a Fs: «Ognuno guardi a casa sua»
«Registro un semidisastro sull'anello ferroviario, che riguarda Rete Ferroviaria Italiana (partecipata al 100% da Fs, ndr) - ha proseguito Raggi -, anello che aiuterebbe molto i cittadini di Roma e su cui stava lavorando l'assessore... Qualcuno si è dimenticato di chiedere i giusti documenti. Che ognuno si guardi in casa sua». La linea dell'amministrazione capitolina a Cinque Stelle, ribadita anche in occasione per le Amministrative del 2016, ha aggiunto, è «chiaramente orientata a mantenere l'Atac pubblica e comunale». Decisivo, su questo fronte, sarà il referendum del prossimo 3 giugno promosso dai Radicali sulla messa a gara del servizio di trasporto pubblico della Capitale a decorrere dal 3 dicembre 2019. «Un primo referendum (il voto delle ultime elezioni comunali, ndr) è già stato fatto. Se arrivano i privati sappiamo che fanno: carne da macello....», ha concluso Raggi.

Le iniziative per migliorare la vendita dei biglietti
Il no all'ingresso di Fs in Atac e al quesito sulla governance dell'azienda al centro della consultazione popolare di inizio estate arriva nel giorno in cui Atac presenta le ultime iniziative - previste dal piano industriale - per migliorare e ampliare i canali di vendita dei biglietti, anche grazie allo sviluppo di sistemi di pagamento “smart”. La novità più di rilevo, operativa da giugno, è infatti una “contactless card” Atac, sul modello della Oyster card londinese su cui si potranno caricare i biglietti del trasporto pubblico, anche attraverso mille “parcometri factotum”, in via di realizzazione nella Capitale. Già da oggi, invece, sulle card elettroniche Atac per gli abbonamenti, sarà possibile caricare anche Bit da 100 minuti e i titoli turistici, per adesso uno per volta. I carnet anche qui saranno acquistabili da fine giugno. Tra le altre novità annunciate anche: l'upgrade del sistema di acquisto biglietti tramite smartphone, i 1.000 “parcometri factotum” trasformati in strumenti multifunzionali di ricarica e pagamento e nuovi vantaggi e sconti per fidelizzare i clienti.

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