Il giorno dopo il nulla di fatto registrato al secondo round delle consultazioni il leader della Lega Matteo Salvini lancia un ultimatum alle altre forze politiche coinvolte nella partita del nuovo governo. La crisi siriana «porta un’accelerazione sulla formazione del nuovo governo», ha sottolineato in una diretta Facebook. «C’è una vita reale che dice: “fate in fretta”. Basta, io sono ai limiti della pazienza, o si va avanti e si lavora o tanto vale tornare dagli italiani con un voto chiaro a dire “facciam da soli”. Basta dire: “se ci sono io, non c’è lui”».
A M5S e Fi: così non se ne esce
Il segretario federale della Lega ha lanciato un messaggio a Cinque Stelle e Fi. «Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, con le ripicche, i veti, i bisticci, le polemiche. Così non se ne esce. Se ciascuno fa un passo a lato, si costruisce, si lavora».
No al governone con tutti sognato da Fi e Pd
Salvini ha anche espresso alcune considerazioni sull’ipotesi di un governo del presidente, nel caso in cui fallisse il preincarico o la formula del mandato esplorativo. «Qualcuno, come Pd e Forza Italia, sogna i governoni con tutti, alla Monti, Pd, Forza Italia. Gli italiani hanno chiesto qualcosa di diverso. Voi molisani e friulani potete scegliere la Lega e darmi così una mano a far capire che aria tira». «Mi rifiuto di pensare - ha continuato - a un governo che coinvolga il Pd, che in questi anni ha fatto il contrario di quello che voglio fare io ed è stato bocciato dagli italiani».
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