Con un nuovo stabilimento da 16.500 metri quadri a Molina di Fiemme, in Trentino, si realizzerà il progetto di innovazione in ottica 4.0 del Pastificio Felicetti,leader di mercato nella produzione di pasta biologica di alta qualità. Un investimento di quasi 30 milioni, che nasce da un accordo con la Provincia di Trento (che ha messo a disposizione la superficie edificabile) e con Trentino Sviluppo. In tre anni l’occupazione dovrebbe passare da 65 a 90 addetti. L’azienda di Predazzo - 37 milioni di ricavi nel 2017 realizzati per il 75% all’estero (dagli Usa al Canada, dalla Cina al Giappone) - ha scelto di virare sempre più verso macchine intelligenti a controllo elettronico, robot antropomorfi che gestiscono linee di produzione, visori ottici che riconoscono la tipologia del prodotto.
«Tutto ciò che è complementare alla materia prima è oggetto di innovazione - spiega l’ad, Riccardo Felicetti -. Abbiamo scelto di portare l’attività umana manuale ai minimi e l’attività intellettuale ai massimi; le macchine vengono utilizzate per le funzioni manuali, l’uomo resta indispensabile per l’immissione dei dati, il controllo, il miglioramento dei processi. In questo modo c’è più tempo per pensare e progettare, migliorare i processi e ottimizzare l’organizzazione del lavoro».
Tanti i partner tecnologici: Pavan per le linee della pasta, Cmb per i silos di stoccaggio, Stiavelli per le confezionatrici, Selematic per le fardellatrici, Bema per l’impianto di pallettizzazione e movimentazione pallet, System per i sistemi di immagazzinamento. Il pastificio, che parteciperà alla imminente edizione 2018 di Cibus, è presente nella Gdo con il marchio Alce Nero, di cui è socio, e nei negozi specializzati e nei ristoranti con il marchio Monograno Felicetti, venduto anche con l’e-commerce.
© Riproduzione riservata