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Dossier | N. 37 articoliAmministrative, il 24 giugno ballottaggi in 75 comuni

Comunali, al voto in 6,8 milioni: a rischio l’egemonia Pd nelle grandi città

Sono 772 i comuni italiani chiamati al voto domenica 10 giugno per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali. Quasi 6,8 milioni gli elettori che dovranno esprimersi. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 24 giugno. Il voto in Sicilia e in Sardegna è fissato nella stessa data del 10 giugno, mentre in Valle d'Aosta e Trentino - Alto Adige gli elettori andranno al voto rispettivamente il 20 maggio e il 27 maggio prossimi.

Al voto 20 capoluoghi di provincia
Sul totale dei comuni si contano: 110 comuni “superiori”, cioè con più di 15mila abitanti (più di 3mila in provincia di Trento), e 662 “inferiori”. Ma da segnalare sono soprattutto i 20 capoluoghi di provincia: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Teramo, Terni, Viterbo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Sono interessati dalla consultazione elettorale anche due consigli circoscrizionali, il III e l’VIII Municipio di Roma Capitale; qui voteranno complessivamente 290.934 elettori.

Al rinnovo 15 amministrazioni di centrosinistra
Il partito che “rischia” di più è il Pd, visto che quasi tutte le amministrazioni uscenti nei capoluoghi di provincia sono di centrosinistra. Le eccezioni sono Messina (guidata dal civico Renato Accorinti che nel 2013 vinse a sorpresa alla guida di un movimento pacifista, non violento e contrario al ponte sullo Stretto) e Ragusa (sindaco uscente il pentastellato Federico Piccitto). Vengono invece dal commissariamento (dopo una precedente giunta di centrodestra) Brindisi, Trapani e Teramo. Le avvisaglie per Pd e alleati non sono positive. Il ballottaggio a Udine del 14 maggio si è concluso, dopo un lungo testa a testa, con la vittoria del centrodestra, che ha strappato la città al centrosinistra.

M5s senza candidato a Siena e Vicenza
Continua intanto la polemica per la mancata presentazione del Movimento 5 stelle alle amministrative a Siena e Vicenza. Era il 23 maggio 2013 quando, per le passate amministrative, Beppe Grillo chiuse la campagna elettorale del candidato a sindaco di Siena con il suo 'Tutti a Casa' tour. Oggi a 5 anni di distanza le cose sono diverse: al voto del 10 giugno il Movimento non avrà una sua lista e un suo candidato sindaco nella corsa per Palazzo Pubblico che vede confrontarsi in totale 9 aspiranti sindaco. Il Movimento Cinque Stelle non
avrà un proprio candidato neppure nella corsa a sindaco di Vicenza. I rappresentanti grillini locali hanno sperato sino all’ultimo in un ripensamento da parte dei vertici nazionali del movimento ma questi non hanno fatto arrivare
l’autorizzazione a utilizzare il simbolo e quindi la certificazione necessaria per presentare le liste.



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