Bruxelles chiede all’Italia di aumentare la capacità dei centri di detenzione, ritenuti un elemento cruciale per accrescere il numero dei rimpatri. La richiesta è contenuta nella relazione aggiornata sull’attuazione delle politiche migratorie, pubblicata oggi dalla Commissione Ue. Che chiede anche l’apertura di tre hotspot aggiuntivi, per la registrazione dei migranti sbarcati, come già pianificato.
-77% arrivi in Italia, ma saliti di recente
La relazione fa il punto sugli sbarchi e mette in evidenza che di recente c’è stata una ripresa. Nel 2018, al 6 maggio, sono stati 9.567 i migranti arrivati sulla rotta del Mediterraneo centrale, circa il 77% in meno rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2017. «Tuttavia - si legge nella relazione - ci sono stati alcuni forti aumenti nell’ultimo periodo, con 2.072 persone arrivate nelle ultime due settimane di aprile, e la prima di maggio».
Ad arrivare di più sono tunisini
Il report registra inoltre «un notevole cambiamento nelle principali nazionalità sulla rotta, rispetto al 2017. Ad arrivare di più sono tunisini (20%), eritrei (19%) e nigeriani (7%), mentre le principali nazionalità nel 2017 erano nigeriani, guineani e ivoriani. Un numero significativo di barche per l’Italia è partito dalla Tunisia, circa il 22%, del totale registrato fino al 26 aprile». Anche alla luce degli sbarchi delle ultime settimane in Italia, Bruxelles definisce la situazione «ancora fragile» invitando a restare vigili.
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