Fare 17 goal. É l'obiettivo della seconda edizione del Festival dello sviluppo sostenibile, organizzato dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Diciassette goal - tanti quanti sono i 17 obiettivi dell'Agenda Onu 2030 - per affrontare le sfide del nostro tempo: dalla povertà al lavoro, dall’educazione alle disuguaglianze, dall’energia alle infrastrutture, dalla cooperazione all’innovazione. Seicento eventi in tutta Italia dal 22 maggio al 7 giugno, due settimane all'insegna dello sviluppo sostenibile per coinvolgere anche i non addetti ai lavori usando lo slogan: «Senza di te lo sviluppo non c’è». Dagli stadi della serie A alle stazioni ferroviarie, da prestigiosi musei fino alle piazze comunali, ma anche università e scuole saranno coinvolti nel Festival, lungo 17 giorni, tanti quanti sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu.
«Incalzeremo il governo per raggiungere i 17 obiettivi»
«Incalzeremo il governo per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile», ha sottolineato Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, in una videointervista rilasciata al Sole24ore.com. Perché l’alternativa è uno sviluppo non sostenibile sul piano ambientale, sociale, economico e istituzionale». Il nostro Paese «non è su un sentiero di sostenibilità. E non solo sul piano ambientale. Dobbiamo cambiare modello di sviluppo». Giovannini ha ricordato che l’Italia ha sottoscritto i 17 obiettivi dell’agenda 2030, ma anche i 169 target molto concreti che possono guidare l'azione di governo.
“La sostenibilità è la possibilità della generazione attuale di soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare quella delle nuove generazioni di fare altrettanto”
Enrico Giovannini, portavoce Asvis
La sostenibilità, ha ricordato Giovannini, «è la possibilità della generazione attuale di soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare quella delle nuove generazioni di fare altrettanto». O questa legislatura «è quella dello sviluppo sostenibile o l'Italia non raggiungerà di obiettivi», ha sottolineato l’ex ministro del Lavoro ed ex presidente dell’Istat, che è stato più volte negli scorsi giorni anche nell’elenco dei premier papabili del nuovo governo. «Servono politiche chiare, anche per sviluppare gli investimenti privati e comportamenti individuali coerenti», ha detto Giovannini. «Occorrono più fondi per mettere a sistema centri per l'impiego, aziende sanitarie e scuola». La cosa positiva, ha sottolineato Giovannini, «è che ci sia un programma di governo concordato in modo abbastanza articolato prima che parta il governo; questa è un'innovazione che spero resterà anche in futuro».
“Servono politiche chiare, anche per sviluppare gli investimenti privati e comportamenti individuali coerenti”
Enrico Giovannini, portavoce Asvis
Le nuove sfide della società e dell’economia
Diffusione dei 17 obiettivi dell'Agenda Onu 2030 (sottoscritta dal nostro Paese nel 2015) in tema di sostenibilità, ma non solo. Il Festival punta infatti anche su temi legati alle sfide della società e dell’economia, dalla povertà al lavoro all’educazione e alla riduzione delle disuguaglianze, fino all’energia, alle infrastrutture, alla cooperazione internazionale, all’ambiente e all'innovazione. Tra i partner del Festival, ci sono grandi aziende che da anni puntano sullo sviluppo sostenibile: da Enel a Unicredit, da Lavazza a Costa Crociere, da Coop al Gruppo Unipol.
Apertura al Maxxi di Roma, chiusura alla Camera dei deputati
L'evento di apertura del Festival è “Italia 2030. Innovare, riqualificare, investire, trasformare: dieci anni per realizzare un'Italia sostenibile”. Appuntamento al l’auditorium del Maxxi di Roma il 22 maggio: si parlerà di innovazione economica, istituzionale e sociale, necessità di una vasta riqualificazione delle infrastrutture materiali e immateriali, di un ciclo pluriennale di investimenti, anche pubblici, e di una vera e propria trasformazione dell'attuale modello di sviluppo. Il 31 maggio sarà la volta di Milano.
Appuntamento all'UniCredit Pavilion per “SDGs, Climate and the Future of Europe”, un incontro internazionale per discutere di futuro dell'Europa e sostenibilità. L'evento di chiusura del Festival è invece fissato il 7 giugno a Roma, presso la Camera dei deputati, per condividerne i risultati con le alte cariche dello Stato. In ognuno dei 17 giorni sarà proposto un evento incentrato sui diversi obiettivi che si aggiungerà alle centinaia di eventi che riempiono il cartellone del Festival 2018. Tra gli ospiti il premier Paolo Gentiloni, lo scrittore indiano Amitav Gosh, l'economista Branko Milanović, il primo vice-presidente della Commissione europea Frans Timmermans, il direttore generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro Guy Ryder.
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