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Contratto M5S-Lega: minibot per pagare i debiti Pa, dubbi sulla…

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l’ultima novità dell’accordo gialloverde

Contratto M5S-Lega: minibot per pagare i debiti Pa, dubbi sulla moneta parallela

Nel contratto di governo M5S-Lega ci sono anche i minibot, misura sponsorizzata dal responsabile economico della Lega, Claudio Borghi. Nel programma di governo gialloverde, i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese - che secondo Bankitalia ammontano a circa 60 miliardi di euro - potrebbero essere pagati in titoli di Stato di piccolo taglio da spendere poi normalmente in qualsiasi esercizio commerciale, per comprare beni e servizi di ogni tipo.

La misura è entrata al punto 11 del programma, nel paragrafo dedicato alla detassazione e semplificazione per famiglie, imprese e partite Iva. Sul fronte debito, nel contratto di governo è invece saltato qualsiasi riferimento ai titoli acquistati dalla Bce, compreso lo scorporo dal calcolo del debito/Pil. Una versione già edulcorata rispetto alla prima proposta di cancellare 250 miliardi di Btp detenuti dalla Banca centrale europea.

“Tra le misure concretamente percorribili per risolvere la questione dei debiti insoluti della Pa, spiccano l'istituto della compensazione tra crediti e debiti nei confronti della pubblica amministrazione e la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di stato di piccolo taglio”

Punto 11 del programma di governo M5S-Lega 

Moneta parallela per pagare i debiti della Pa
La misura sui minibot è prevista, nello specifico, «per risolvere la questione dei debiti insoluti della pubblica amministrazione nei confronti dei contribuenti». Sul punto viene spiegato che «tra le misure concretamente percorribili, spiccano l'istituto della compensazione tra crediti e debiti nei confronti della pubblica amministrazione e la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di stato di piccolo taglio». Una moneta definita da molti parallela, che secondo alcuni economisti sarebbe destinata rapidamente a svalutarsi nei confronti dell’euro: dunque uno non varrebbe uno.

Financial Times: «Spaccherebbero l’euro»
Sulla misura è sceso in campo il Financial Times online, che ha sostenuto che i minibot potrebbero “spaccare” l’euro. Il quotidiano paragona il minibot alla moneta elettronica alternativa proposta da Yanis Varoufakis per la Grexit e vede in essa la potenziale causa di una spaccatura dell'euro, perché o l'Italia o la Germania sarebbero inevitabilmente costrette a uscire. «Se fossero introdotti su larga scala - si legge - le pressioni politiche col tempo spingerebbero l’Italia oppure la Germania fuori dall’euro». Poi, scrive il giornale della City, «una volta fatto il danno, lo schema dei minibot verrebbe liquidato». Secondo l'Ft «banchieri centrali e ministri dell’Economia hanno avuto una reazione equilibrata davanti alla proposta: equilibrata tra lo sdegno e un colpo apoplettico». Per le autorità europee, scrive ancora il giornale di Londra, «i minibot non sono nient'altro che un ennesimo tentativo per fregare gli stranieri».

Cottarelli: «Preludio a una moneta parallela»
Secondo Carlo Cottarelli, ex commissaario alla spending review - che oggi ha fatto i conti in tasca al contratto M5S-Lega con un report dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica da lui guidato - i miniBot previsti dal contratto di governo Lega-M5S potrebbero essere «il preludio di una moneta parallela». E, interpellato dall’Ansa, ha chiarito il suo pensiero: «Se sono un imprenditore che ha un credito con lo Stato e magari ha aspettato due anni e mi vedo arrivare minibot al posto di euro, magari non sono contento. E comunque in senso stretto è un altro debito, perché è una promessa di pagamento. Se poi lo Stato fosse disposto a riceverli in cambio per pagamenti di tasse, alla fine sarebbe solo una partita di giro». Secondo Cottarelli «o si tratta di una bandiera o è il preludio dell'introduzione di una moneta parallela: ma a questo punto bisognerebbe vedere se la gente sarebbe disposta a tenersela o non correrebbe a liberarsene in cambio di euro. Se così fosse la moneta parallela si svaluta nei confronti dell'euro e ben presto sparisce dalla circolazione». E «se invece si tratta di debito e come tale verrebbe contabilizzato».

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