Italia

Dossier A Catania M5S e centrodestra sfidano Bianco, che si ricandida ma senza il…

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 37 articoliAmministrative, il 24 giugno ballottaggi in 75 comuni

A Catania M5S e centrodestra sfidano Bianco, che si ricandida ma senza il simbolo del Pd

Il porto di Catania
Il porto di Catania

Forte di quasi il 50% dei voti incassati in città alle politiche, il Movimento 5Stelle parte come super favorito per le comunali a Catania del prossimo 10 giugno. Tuttavia, le consultazioni locali sono storia a sé: il centrodestra potrà far valere tutto il suo radicamento sul territorio, con ben 9 liste e 330 candidati consiglieri comunali che appoggiano l’aspirante primo cittadino Salvo Pogliese (Fi). A rincorrere è il sindaco uscente Pd Enzo Bianco, che ha voluto dare una impronta civica alla sua ricandidatura, partecipando senza una lista con il simbolo del Pd.

M5S candida il maestro d’orchestra Grasso
Il candidato sindaco dei 5 stelle a Catania sarà Giovanni Grasso, maestro d’orchestra e insegnate di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica all’istituto musicale Vincenzo Bellini. La sua scelta è stata fatta dopo una votazione in una riunione tra una trentina di aderenti al meetup locale. Grasso ha vinto il ballottaggio contro l’avvocato Matilde Montaudo, che sarà candidata vicesindaco.

Il nodo della legge elettorale
Il M5S ha sbaragliato ogni previsione alle politiche, vincendo in città, con il 47,6%, contro il centrodestra (32,6%, con al primo posto la lista di Fi al 22,2%) e centrosinistra (13,6%, senza Liberi e Uguali che ha incassato il 2,5%). Il M5S ha quindi il vento in poppa, anche alla luce della legge elettorale siciliana per i comuni: basta arrivare primi e superare il 40% per vincere la città al primo turno (a livello nazionale serve il 50%) senza l’incognita del ballottaggio.

Centrodestra unito sull’eurodeputato Fi Pogliese
Tuttavia le elezioni locali sono storia a sé, come ha dimostrato il caso recente del Molise: qui alle politiche del 4 marzo il M5S è arrivato primo con il 44,8%, mentre alle regionali del 22 aprile è stata la coalizione di Salvini, Berlusconi e Meloni ad affermarsi, con il 43,5%, contro il 38,5 dei grillini. Lo sa bene il centrodestra che a queste comunali a Catania si presenta unito attorno al nome dell’eurodeputato e coordinatore provinciale di Fi Salvo Pogliese.

La carica dei 330 aspiranti consiglieri comunali
Nel complesso il nome di Pogliese sarà sostenuto da 9 liste (tra cui Fi, Lega, FdI e Udc) per un totale di 330 candidati consiglieri comunali. Potrebbe togliere voti al centrodestra il consigliere comunale uscente, già eletto nell’allora Pdl, Riccardo Pellegrino, che ha deciso di scendere in campo con una lista civica.

Bianco si ricandida, ma senza simbolo Pd
Alla luce dei risultati alle politiche in città, il centrosinistra parte in svantaggio. Il sindaco uscente Enzo Bianco (Pd), ha deciso di ricandidarsi per il suo quinto mandato (ha già retto la città nel 1988-1989, nel 1993-1997, nel 1997-2000 e, ultimo, dal 2013 ad oggi).L’ex ministro dell’Interno dei governi D’Alema e Amato, negli anni passati avvicinatosi a Matteo Renzi, ha giocato la carta della candidatura civica: non sarà appoggiato da una lista del Pd, i cui candidati consiglieri comunali saranno presenti all’interno di alcune delle 6 liste civiche che sostengono Bianco.

Le polemiche nel centrosinistra
La speranza di Bianco è di ripetere il successo di Leoluca Orlando, rieletto sindaco a Palermo nel 2017 proprio senza il sostegno di una lista con il simbolo Pd. Una decisione che ha suscitato non poche polemiche, anche perché Bianco è stato tra i fondatori del Pd. Il sindaco uscente non avrà la concorrenza di Liberi e Uguali, che non ha presentato una propria lista. Tuttavia potrebbe perdere voti a sinistra a vantaggio di Emiliano Abramo, presidente regionale della Comunità di Sant’Egidio, che corre con una sua lista civica.

Flussi elettorali Molise: gli anziani scelgono il M5S

© Riproduzione riservata