Inserire in Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, un coordinamento delle politiche per l'attuazione dell'Agenda 2030 in capo alla presidenza del Consiglio, e trasformazione del Cipe in Comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile. Sono queste le tre principali proposte dell'Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) - avanzate oggi alla Camera, nel corso dell'evento conclusivo del Festival dello sviluppo sostenibile - cui dare priorità affinché l'Italia possa puntare al raggiungimento degli obiettivi posti dall'Onu nell'Agenda al 2030.
L'Italia - viene poi spiegato - deve essere promotrice di un cambiamento del funzionamento dell'Unione europea nella medesima direzione. «Nei prossimi mesi - osserva il portavoce dell'Asvis, l'ex ministro Enrico Giovannini - l'Asvis continuerà a lavorare per indirizzare la politica nazionale e locale verso lo sviluppo sostenibile, rafforzando il dialogo con il governo, il Parlamento, la conferenza delle Regioni e l'Anci. Lavorerà poi alla preparazione del rapporto 2018, che avrà una specifica attenzione ai territori, e avvierà nuove iniziative nel campo dell'educazione allo sviluppo sostenibile. Oltre alle azioni già in corso nelle scuole, ai corsi on line aperti a tutti, si avvieranno specifiche iniziative per giornalisti e dirigenti pubblici».
Fico, eco-sviluppo è l'unica via al benessere per il futuro
Il presidente della Camera Roberto Fico, intervenendo alla giornata conclusiva del Festival per lo sviluppo sostenibile, ha sottolineato che «attuare l'Agenda Onu 2030 significa uscire dalla logica della crescita a tutti i costi e a ogni costo, significa ridurre le inaccettabili disuguaglianze tra le varie fasce della popolazione, tra le varie aree del mondo e lottare contro la povertà. Significa garantire a tutti un lavoro e risorse adeguate per una vita dignitosa. Sono sfide straordinarie che il nostro Paese e l'Ue devono affrontare, perché questa è l'unica via per garantire un benessere durevole ed equo alle prossime generazioni». Un nuovo modello di sviluppo sostenibile, ha sottolineato, è « in grado di combinare in modo efficace ed equo crescita economica, occupazione, giustizia, dignità, solidarietà intergenerazionale e territoriale, diritti sociali e tutela dell'ambiente. Si tratta di un punto di svolta nella visione stessa del mondo, la presa d'atto dell'insostenibilità e iniquità dell'attuale modello di sviluppo non solo ambientale ma anche economico e sociale».
Da Wind Tre il primo rapporto sullo sviluppo sostenibile grazie al digitale
Nel corso della seconda edizione del Festival dello sviluppo sostenibile Wind Tre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, ha presentato, il rapporto “L'innovazione digitale per gli Sdgs” (Sustainable development goals). Uno studio sullo scenario attuale e futuro per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, grazie alle nuove tecnologie digitali. Il rapporto identifica le leve su cui l'Ict può agire per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, nell'ambito di 4 temi chiave: educazione, inclusione, responsabilità e contributo della tecnologia all'ambiente e alla qualità della vita.
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