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Stadio Roma, Lanzalone si dimette dalla presidenza Acea

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l'inchiesta per corruzione

Stadio Roma, Lanzalone si dimette dalla presidenza Acea

«L'avvocato Lanzalone ha rimesso il mandato di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea SpA». Così in una nota Acea comunica le dimissioni del presidente implicato nell'inchiesta sullo stadio della Roma e arrestato ieri. «Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 21 giugno 2018, assumerà le opportune determinazioni al riguardo», conclude la nota.

Luca Lanzalone «si deve dimettere» da presidente di Acea. Così stamane il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che in un’intervista a Rtl spiega che chi è agli arresti domiciliari non può rimanere in quella carica. «Mi aspetto» che si dimetta, sottolinea il capo politico del M5S. «Da noi chi sbaglia paga».

La vicenda già controversa dello stadio della Roma ha conosciuto ieri una nuova clomorosa pagina per l'inchiesta della Procura su una presunta corruzione nell'ambito della variante del progetto licenziato nel febbraio dello scorso anno col taglio del 50% delle cubature rispetto al progetto iniziale. Tra gli arrestati, oltre al presidente di Acea Luca Lanzalone, anche il vicepresidente Consiglio regionale Adriano Palozzi (Fi), l'imprenditore Luca Parnasi, l'ex assessore dem del Lazio Michele Civita. Tra gli indagati il capogruppo pentastellato in Campidoglio Paolo Ferrara.

«Quello che è successo in questi giorni mi addolora»
«Da noi, nel M5S per reati così gravi non esiste la presunzione d'innocenza» è il comventto ribadito. Dopo aver ricordato il coinvolgimento anche di rappresentanti Forza Italia e Pd, Di Maio riferendosi a «questo nostro consulente» ricorda che «Luca Lanzalone ci aveva aiutato a salvare l'azienda dei rifiuti di Livorno, nel 2015, poi era stato brillante nella gestione dello sblocco della situazione dello stadio, noi volevamo meno cubature, e ci siamo riusciti. Il problema è che quando abbiamo deciso di premiare il merito per una persona amministrativamente preparata che si era dimostrata anche molto attenta alle procedure abbiamo deciso di affidargli la presidenza della più grande partecipata che c'è a Roma,tra l'altro in attivo. E però quello che è successo in questi giorni non solo mi addolora, ma dimostra che non possiamo contare soltanto sulle persone».

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