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Migranti, da Italia 10 motovedette e 2 navi alla Libia: in arrivo un…

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nave seawatch sotto fermo a malta

Migranti, da Italia 10 motovedette e 2 navi alla Libia: in arrivo un decreto

L'Italia donerà alla Libia 10 motovedette della Guardia Costiera e due unità navali della Guardia di Finanza. È quanto prevede la bozza del decreto legge all'esame del pre consiglio dei ministri di oggi, che per l’operazione stanzia 1 milione e 150 mila euro, più altri 1,3 milioni in due anni per la manutenzione dei mezzi e la formazione del personale della Marina e della Guardia Costiera libica.

Intanto, su Twitter la nave della Ong tedesca Seawatch denuncia: «Alla richiesta di lasciare il porto apprendiamo che la nave é sottoposta a fermo. L'autorità portuale non fornisce motivazioni tecnico-legali. La riceviamo come una deliberata restrizione della nostra libertà volta a impedire l'attività di soccorso».

Il tweet con cui Seawatch annuncia il sequestro della loro nave dalle autorità maltesi (Ansa)

Ieri si è registrato un nuovo naufragio al largo delle coste libiche e sono 63 i migranti che risultano dispersi. E il tragico bilancio delle vittime aumenta. «Sono 170 i morti in 48 ore, vogliamo i responsabili», denuncia la ong Open Arms. Sui social il ministro dell'Interno Matteo Salvini ringrazia i Carabineri che stamane hanno arrestato 17 persone a Palermo per tratta di immigranti e traffico di armi. E il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, punta a «una soluzione europea del problema» migrazione. E annuncia: «Bisogna fermare i flussi migratori in Libia, ecco perchè nei prossimi giorni sarò a Tripoli e poi mi recherò nel Niger».

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I contenuti del decreto
Il decreto si compone di 4 articoli. Il primo stabilisce che «è autorizzata, conformemente a specifiche intese con le competenti autorità» libiche e «nel rispetto delle vigenti disposizioni internazionali ed europee in
materia di sanzioni», la cessione a titolo gratuito «fino ad un massimo di 10 unità navali Cp, classe 500, in dotazione al Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera» e «fino ad un massimo di 2 unità navali, da 27 metri, classe Corrubia, in dotazione alla Guardia di Finanza». Per «il ripristino in efficienza, l'adeguamento strutturale e il trasferimento» in Libia, l'articolo 1 del decreto prevede uno stanziamento di un milione e 150mila euro. Un milione e 370mila euro sono invece stanziati nell'articolo 2 «per la manutenzione delle unità navali, per lo svolgimento di attività addestrativa e di formazione del personale» della Guardia Costiera e della Marina libica, «al fine di potenziarne le capacità operativa nel contrasto all'immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani».

“È successo di nuovo, un altro naufragio. Sono più di 17o morti in 48 ore, vogliamo i responsabili”

Open Arms, Ong 

Il dl: urgente rinforzare la Guardia Costiera libica
Nella bozza del provvedimento che andrà stasera al Consiglio dei ministri, il governo sostiene una «straordinaria necessità e urgenza di incrementare la capacità operativa» della Guardia Costiera e della Marina libiche. E la cessione dei mezzi ha lo scopo di «assicurare la sicurezza della navigazione nel Mediterraneo» avendo due «priorità»: «L’esigenza di contrastare i traffici di esseri umani nonché la salvaguardia delle vita umana in mare». Le 10 motovedette della Guardia Costiera “Classe 500” sono barche di dieci metri in vetroresina, con un'autonomia di 200 miglia e una velocità massima di 35 nodi; le due unità navali “Classe Corrubia” della Gdf sono invece imbarcazioni da 27 metri che possono raggiungere i 43 nodi e hanno un'autonomia - alla velocità di crociera di 21 nodi - di 800 miglia, vale a dire 36 ore. L’equipaggio è composto da 14 persone.

Open Arms: 170 morti in 48 ore, vogliamo i responsabili
«È successo di nuovo, un altro naufragio. Sono più di 17o morti in 48 ore, vogliamo i responsabili», denuncia in un tweet la ong Open Arms, pubblicando un video del fondatore Oscar Camps, che si trova a bordo della nave che sta facendo rotta verso Barcellona. «L'Aquarius è a Marsiglia, la Lifeline sequestrata Malta, Sea Watch non può lasciare Malta, Open Arms sta andando a Barcellona per sbarcare 60 persone. Nel frattempo sono morte altre 63 persone, è una vergogna e spero che vengano individuate le responsabilità». Quello che sta accadendo nel Mediterraneo, aggiunge, «è assolutamente illegale e fuori dal diritto marittimo internazionale».

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Arresti per tratta migranti, i ringraziamenti di Salvini
«In queste ore i Carabinieri hanno arrestato 55 mafiosi, più altri 17 delinquenti per traffico di armi e di immigrati clandestini, legati a Cosa Nostra e al terrorismo islamico. GRAZIE a nome di tutti gli italiani, la settimana inizia bene!». Così scrive il ministro dell'Interno, commentano l'operazione dei Carabinieri del nucleo informativo di Palermo che hanno sgominato un'organizzazione criminale che aveva rapporti con Cosa nostra, a cui vendeva armi, e col gruppo paramilitare albanese Nuovo UCK, legato ad ambienti jihadisti.



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