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Decreto dignità, allarme delle agenzie per il lavoro: rischia di…

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LA STRETTA SUI CONTRATTI A TERMINE

Decreto dignità, allarme delle agenzie per il lavoro: rischia di favorire il «nero»

Assosomm, l’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, lancia l’allarme sul decreto dignità: «Misure come il divieto di prorogare il contratto a termine oltre i 24 mesi o l’imposizione di pause temporali tra i contratti rischiano da un lato di favorire il lavoro nero, e dall'altro una condizione di precarietà, per un numero sempre maggiore di lavoratori», spiega Rosario Rasizza, presidente dell'associazione.

Anche gli interinali vengono infatti coinvolti nella stretta sui contratti a termine, che non potranno durare più di due anni e che comunque dovranno essere giustificati dopo i primi 12 mesi. Come ricorda Assosomm, solo l’anno scorso la somministrazione di lavoro ha contribuito allo 0,7% del Pil con 90 Agenzie per il Lavoro attive, e 13.500 dipendenti di struttura impiegati nelle 2450 filiali italiane.

Quali saranno le ricadute del decreto? «Non sappiamo quello che potrebbe accadere - continua Rasizza - quello che sappiamo è che ci sono 440mila lavoratori somministrati in media mensile in Italia. Numeri e persone. Ora tutelate da una legislazione che regola e stimola percorsi di inserimento e crescita».

Assosomm ricorda come nel corso del 2017, grazie a Forma.Temp (fondo per la gestione della formazione professionale finanziato con un contributo pari al 4% delle retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori somministrati, a carico delle agenzie per il lavoro) siano stati finanziati 37.574 progetti formativi, per un totale di circa 243mila persone seguite con corsi gratuiti.

«Dobbiamo evitare il paradosso di far calare il lavoro, regolare, e non la precarietà e il lavoro nero - è il messaggio che Rasizza manda al Governo - : un paradosso che possiamo superare insieme, ma solo andando oltre i proclami, attraverso un confronto serio e sincero con gli operatori del settore».

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