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Migranti, l’Unhcr: situazione centri in Libia rischia di…

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L’AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI

Migranti, l’Unhcr: situazione centri in Libia rischia di diventare esplosiva

Secondo l’Unhcr il conferimento alla Guardia costiera libica del coordinamento delle operazione di salvataggio dei migranti in mare rischia di aggravare utreriormente la situazione già difficile in cui versano i centri di detenzione libici (foto Ansa)
Secondo l’Unhcr il conferimento alla Guardia costiera libica del coordinamento delle operazione di salvataggio dei migranti in mare rischia di aggravare utreriormente la situazione già difficile in cui versano i centri di detenzione libici (foto Ansa)

La strategia del governo M5s-Lega di affidare alla Guardia costiera libica il coordinamento dei soccorsi in mare potrebbe rendere la situazione dei migranti trattenuti nei centri libici ancora più difficile. A lanciare l’allarme è l’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. I centri di detenzione libici per i migranti, ha sottolineato il rappresentante dell’agenzia in Libia Roberto Mignone, «sono già sovraffollati, l’aumento degli sbarchi peggiora la situazione che rischia di diventare esplosiva».

Serve una risposta della comunità internazionale
Sulla situazione della sicurezza nel Paese tuttavia, ha aggiunto il rappresentante dell’Unhcr per il Sud Europa, Felipe Camargo, «serve una risposta della comunità internazionale e non può essere fatta solo dall’Italia».

Consentire a ong di lavorare
L’agenzia Onu ha chiesto di consentire alle ong di lavorare. «Ad ogni imbarcazione con la capacità di effettuare operazioni di salvataggio dovrebbe essere consentito di sbarcare nel posto sicuro più vicino - ha continuato Camargo -. Per noi in questo momento la Libia non è un porto sicuro di sbarco». «Mi sembra difficile pensare che la guardia costiera libica possa salvarli tutti», ha aggiunto Mignone.

La settimana prossima incontro con Salvini
Camargo ha annunciato che i funzionari dell’agenzia delle Nazioni Unite vedranno la prossima settimana Salvini, con cui discuteranno della situazione dei richiedenti asilo. «Chiederemo di continuare a fare ciò che l’Italia ha fatto finora - ha detto Camargo -. L’Italia è stata generosa, ha offerto l’opportunità di protezione internazionale a chi lo ha richiesto. Chiederemo di accelerare le procedure e di essere sicuri che ci sia un’integrazione effettiva».

Programma Ue da 29 milioni di euro a sostegno dei rifugiati in Libia
Intanto la Commissione europea ha approvato tre nuovi programmi relativi alla migrazione nell’Africa settentrionale, per un totale di oltre 90 milioni di euro. Uno di questi rafforzerà il sostegno alla protezione dei rifugiati e dei migranti in Libia presso i punti di sbarco e i centri di trattenimento. L’Approccio integrato alla protezione e all’assistenza emergenziale ai migranti vulnerabili e rimasti bloccati in Libia, del valore di 29 milioni, sarà attuato in collaborazione con l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e l’Unhcr.

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