La stretta sugli sbarchi promossa dal governo M5s-Lega nei confronti delle navi delle ong coinvolte nelle operazioni di soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale avrà un “secondo tempo”. E questo secondo tempo si applicherà alle imbarcazioni delle missioni internazionali. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in un post su facebook, a commento della notizia che sabato sera una nave militare irlandese, la Samuel Becket, con a bordo 106 migranti ha avuto il via libera per attraccare a Messina. Il via libera aveva destato le critiche di chi metteva in evidenza un sistema di gestione degli sbarchi diveso a seconda che la nave sia di una ong o militare.
Pronta la replica del ministero della Difesa, che contesta la competenza del Viminale sull’operazione. E il vicepremier Luigi Di Maio, che afferma: «Finchè la missione Eunavformed rimane in piedi, gli unici porti sono quelli italiani ma l'obiettivo nostro è cambiare le regole di ingaggio della missione».
La Difesa: Interni non competente sulla missione «Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni» precisano fonti del ministero interpellate sulle parole di Salvini, spiegando che «quelle che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione e per farlo occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck», dove si svolgerà il vertice dei ministri dell'Interno Ue. L'azione, sottolineano le fonti, sempre in riferimento alle parole del titolare del Viminale, «deve essere coordinata a livello governativo, altrimenti l'Italia non ottiene nulla oltre a qualche titolo sui giornali, fermo restando che la guida italiana per noi è motivo di orgoglio».
Di Maio: cambiare regole d’ingaggio della missione
Intervenendo nella polemica tra Interni e Viminale, il ministro del Lavoro e vicepremier ha spiegato che «finchè la missione Eunavformed rimane
in piedi, gli unici porti sono quelli italiani», ma l’obiettivo dell’esecutivo è «cambiare le regole d’ingaggio della missione». «Mi ricordo che un anno fa sono stato a parlare con Frontex - ha continuato Di Maio intervistato a Radio1- e mi spiegarono che il governo Renzi diede la disponibilità di portare i migranti nei porti in cambio di punti di flessibilità usati per il bonus degli 80 euro». «Noi chiederemo flessibilità senza barattarla in cambio dell'apertura dei porti», ha aggiunto il vicepremier, secondo il quale a livello europeo «deve cambiare la musica. Sull’immigrazione questi navi devono portare i migranti in tutti i porti».
«Anche la Germania sta iniziando a cambiare linea sull'immigrazione - ha continuato Di Maio - il problema è arrivato fin nel cuore dell’Europa. Vale per l'immigrazione e per l’austerity. Sono rimasti in pochissimi a dire che va tutto
bene nell’Unione Europea», «e mentre gli altri stanno precipitando nel consenso come quello di Macron, il governo italiano è il più forte con un consenso altissimo».
A Innsbruck proporrò di bloccare anche le navi delle missioni internazionali
«Dopo aver fermato le navi delle Ong - ha annunciato il responsabile del Viminale -, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo. Purtroppo - ha aggiunto Salvini - i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano sottoscritto accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia, col nostro governo la musica è cambiata e cambierà».
L’incontro con i colleghi tedesco e austriaco
Il vertice a cui Salvini fa riferimento è quello che si terrà nella città austriaca alla presenza dei ministri dell’Interno dei paesi dell’Unione, primo summit nell’ambito della presidenza di Vienna dell’Unione scattata il primo luglio. In quell’occasione il ministro italiano avrà un colloquio con i colleghi di Germania e Austria. I due cercheranno di convincere l’Italia a sottoscrivere un’intesa bilaterale con Berlino per riprendersi i migranti che, sbarcati nei porti italiani, hanno poi raggiunto la Germania. Salvini ha chiesto che la priorità venga data alla discussione su come rafforzare le frontiere esterne.
“I governi italiani degli ultimi 5 anni avevano sottoscritto accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia, col nostro governo la musica è cambiata e cambierà”
Matteo Salvini, ministro dell’Interno
Il salvataggio da parte della Becket nella zona Sar libica
Per quanto riguarda la Samuel Becket, dai primi riscontri, sembra che il primo soccorso dei migranti sia avvenuto in zona Sar libica nella notte fra il 4 e il 5 luglio. Il pattugliatore aveva chiesto al Viminale il permesso di sbarcare e ha ricevuto l’indicazione di Messina.
Fonti della Difesa, su Eunanvformed Interno non competente
«Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni. Quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione e per farlo occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck», dove si svolgerà il vertice dei ministri dell'Interno Ue. Così spiegano fonti della Difesa interpellate sulle parole del ministro Salvini a proposito dello sbarco di 106 migranti soccorsi da un pattugliatore della missione Eunavformed.
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