Chi si rifiuterà di vaccinare i figli dal prossimo anno fiscale non godrà più di alcuna riduzione dei benefici fiscali previsti dal regime di tassazione per le famiglie. L'iniziativa, raccontata in Italia da Il Post, « ha lo scopo di incentivare le vaccinazioni e aumentare le coperture vaccinali, per la tutela della salute di tutti gli australiani. Il programma si chiama “No Jab, No Pay”, cioè “Niente vaccinazione, niente paga”, e influisce sulla Family Tax Benefit Part A, la parte dei provvedimenti fiscali federali dedicata alle famiglie e agli sgravi previsti per chi ha figli a carico».
A conti fatti si tratta di un taglio pari a 28 dollari ogni due settimane per ogni figlio non vaccinato. «L'immunizzazione - ha ricordato il ministro dei Servizi sociali dell'Australia, Dan Tehan - è il modo più sicuro per proteggere i bambini da malattie che possono essere prevenute grazie ai vaccini. I genitori che non immunizzano i loro figli non solo mettono a rischio i loro bambini, ma anche quelli di altre persone». Secondo Tehan, la minore erogazione di denaro ogni due settimane sarà un efficace «costante promemoria» per chi è contrario ai vaccini.
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