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Barcone con 450 migranti verso Lampedusa. Salvini: «Nessun porto…

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partito dalla libia

Barcone con 450 migranti verso Lampedusa. Salvini: «Nessun porto disponibile»

A poche ore dal contrastato sbarco dei 67 migranti arrivati a Trapani sulla nave Diciotti della Guardia Costiera, un’altra imbarcazione si dirige in acque italiane. Si tratta di un peschereccio di legno partito dalla Libia, carico di circa 450 migranti, che dalle acque maltesi ha puntato verso Lampedusa dove potrebbe arrivare nella prima mattinata di domani. Dal porto di Lampedusa sono uscite due motovedette, una della capitaneria di porto e una della Guardia di Finanza. Secondo quanto si è appreso avrebbero avuto l’ordine di controllare i movimenti
dell'imbarcazione ma ma di non intervenire.

Ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha subito tuonato sul suo profilo FB: «Un barcone con 450 clandestini a bordo è da questa mattina in acque di competenza di Malta, che si è fatta carico di intervenire. A distanza di ore però nessuno si è mosso, e il barcone ha ripreso a navigare in direzione Italia. Sappiano Malta, gli scafisti e i buonisti di tutta Italia e di tutto il mondo che questo barcone in un porto italiano non può e non deve arrivare. Abbiamo già dato, ci siamo capiti?».

E sembra evidente il riferimento alla vicenda dei migranti recuperati dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi trasbordati sulla Diciotti, dopo presunte minacce ricevute dall’equipaggio di fronte alla prospettiva per i migranti di essere presi in carico dalla Guardia costiera libica.

GUARDA IL VIDEO: Migranti, che cosa dicono i numeri

Malta: rispettati obblighi, nave era diretta in Italia
L’imbarcazione con 450 migranti a bordo, partita dalla Libia e segnalata in precedenza in acque Sar (ricerca e soccorso) maltesi, ha corretto la rotta verso Lampedusa entrando in acque Sar italiane. Le autorità maltesi avevavo comunicato l'assunzione del coordinamento delle operazioni di soccorso e l'invio in area di un aereo che ha individuato l'imbarcazione alla deriva ancora in area SAR maltese. «Malta ha soddisfatto tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali» sostiene un portavoce del governo maltese citato dal Times of Malta. Quando ne è stata notificata la presenza, sottolineano a La Valletta, la nave era a circa 53 miglia nautiche da Lampedusa e 110 miglia da Malta. Contattate, le persone a bordo avrebbero espresso l'intenzione
di procedere verso Lampedusa.

Toninelli: Malta faccia subito suo dovere
La posizione di Salvini è questa volta condivisa nella sostanza dal Ministero delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che non si è quasi mai trovato sulla “linea dura” del titolare del Viminale nella gestione degli sbarchi. «Da alcune ore c'è un'imbarcazione con 450 persone a bordo che naviga nel Sar (Ricerca e soccorso) maltese. Per la legge del mare è Malta che deve inviare proprie navi e aprire il porto. La nostra Guardia Costiera potrà agire, se serve, in supporto, ma Malta faccia subito il suo dovere» ha scritto Toninelli in un tweet.

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Farnesina: porto di sbarco per i 450 migranti sia a Malta
Anche il ministero degli Esteri, in una nota inviata all'ambasciata maltese a Roma, aveva chiesto di ottemperare con la massima urgenza alle proprie responsabilità sul caso dell'imbarcazione con 450 migranti a bordo, identificando il porto di sbarco sul territorio maltese, in quanto il coordinamento è in capo al RCC (Rescue Coordination Center) di Malta.

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