C’è un filo diretto che collega via Morone a Milano con Largo Colonna a Roma. La prima è la sede della Casaleggio Associati, ma anche dell’associazione Rousseau che gestisce l’omonima piattaforma del M5S. Sulla seconda si affaccia Palazzo Chigi, dove insieme al Movimento sono approdati tre fedelissimi di Davide Casaleggio: gli ex dipendenti Pietro Dettori e Dario Adamo e il socio di Rousseau (con lo stesso Dettori, Casaleggio jr ed Enrica Sabatini) Massimo Bugani, leader del M5S in Emilia Romagna.
Il disegno degli staff è quasi ultimato. E il Movimento ha potuto giocare su due piani: i collaboratori del premier Giuseppe Conte e il personale collegato a Luigi Di Maio nel suo ruolo di vicepremier, che si somma a quello selezionato per i ministeri che dirige. Anello di congiunzione tra i due mondi, grazie a un rapporto di assoluta fiducia con Casaleggio jr, è Rocco Casalino, portavoce di Conte. Sui legami con la galassia milanese accenderà un faro anche il Parlamento alla riapertura dei lavori, attraverso un’interrogazione della senatrice Pd Simona Malpezzi, che chiede trasparenza in particolare sui ruoli di Dettori e di Bugani e attacca: «Alla faccia della sobrietà, il premier Conte trasferisce lo staff della Casaleggio a Palazzo Chigi. Per i soli social, il presidente del Consiglio si avvarrebbe di 30 persone».
Sul sito del governo ancora non c’è traccia dell’organigramma degli uffici di diretta collaborazione, dell’ufficio stampa e del portavoce di premier e vicepremier. È Casalino a chiarire i numeri del suo gruppo di lavoro: 18 giornalisti, un foto-videomaker, tre addetti al sito web e un responsabile dei social. Adamo, appunto, già social media manager della Casaleggio Associati poi assunto in Senato dal team comunicazione guidato da Casalino durante la scorsa legislatura. I nuovi assunti sono 17, inclusi Adamo, la responsabile dell’ufficio stampa di Chigi Maria Chiara Ricciuti e lo stesso Casalino. Che ha selezionato gli altri tra gli oltre mille curriculum arrivati sulla sua scrivania dopo il “casting” avviato all’indomani del successo elettorale del 4 marzo.
Casalino ne va fiero: tra i «ragazzi» c’è Mattia Iovane, laurea con lode in Comunicazione digitale alla Sapienza e un passato in Mediaset, ma noto alle cronache per essere stato molto amico della fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale, e poi nello staff di Alessandro Cecchi Paone. C’è Sophie Tavernese, formata alla Scuola di giornalismo di Perugia dopo un corso alla London School of Journalism. E c’è Giuseppe Nigro, master in geopolitica, esperto di istituzioni europee ed ex capo ufficio stampa dei Popolari per l’Italia di Mario Mauro. Ai volti nuovi si aggiunge un manipolo di sopravvissuti allo spoil system, tra cui il responsabile della sala stampa di Chigi Giuseppe Cioeta.
Nessuna conferma, invece, sulle posizioni ricoperte da Dettori e Bugani. Se quest’ultimo sembrerebbe essere stato assunto nella squadra del vicepremier Di Maio, del braccio destro di Davide Casaleggio, a lungo ghostwriter del blog di Grillo per conto della Casaleggio Associati, si sono perse le tracce. Interpellato dal Sole 24 Ore, non ha risposto. Ma il suo ruolo risaputo di consigliere privilegiato di Di Maio per i social e la comunicazione è più di un indizio sulla sua collocazione. A Palazzo Chigi nello staff del vicepremier è approdata dal M5S di Bruxelles (come la portavoce di Di Maio ministro, Cristina Belotti) Sara Mangieri, un passato nella comunicazione dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro da cui arriva anche Maria Chiara Ricciuti. E chi curava una decina di anni fa il sito dell’Idv e la comunicazione di Di Pietro ministro dei Trasporti? La Casaleggio Associati.
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