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Diciotti a Catania, sbarcati solo i minori. Di Maio: se Ue non ci…

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Unhcr e Oim a Governo: migranti scendano

Diciotti a Catania, sbarcati solo i minori. Di Maio: se Ue non ci aiuta stop a contributi per 20 mld

Non solo Salvini contro lo sbarco a Catania dei migranti soccorsi a Ferragosto nell'area Sar di Malta dal pattugliatore della Guardia costiera “Diciotti”. Oggi su Fb a prendere di mira i tempi lunghi di Bruxelles sulla ricollocazione dei migranti è il vicepremier Luigi Di Maio. «Se l'Ue si ostina con questo atteggiamento, se domani dalla riunione della Commissione Ue non esce nulla e non decidono nulla» sulla redistribuzione dei naufraghi, attacca Di Maio, che precisa di parlare come capo politico dei pentastellati, «io e tutto il M5S non siamo più disposti a dare 20 miliardi all' Unione europea».

La «proposta» del M5S
Insomma l’Europa «deve battere un colpo». Il vicepremier assicura «che il Governo è compatto», senza tentennamenti sulla «linea dura», alla quale aggancia come ultimo tassello la «proposta» M5S in caso di ulteriore inerzia dell’Europa. In pratica, stoppare il versamento a Bruxelles del contributo italliano (20 mld) riprendendone una parte, e in futuro opporsi a «una legge di bilancio che preveda ancora il finanziamento di 20 miliardi all'Unione europea».

Lo stallo dunque continua, ma si acutizza lo scontro politico diplomatico con Bruxelles, nonostante qualche segnale dalla Germania (che annuncia «contatti» con altri Paesi per trovare una soluzione) e il minimo spiraglio aperto ieri da Salvini, che sempre via Fb ha autorizzato lo sbarco dei soli bambini («loro scendano, faccio un passo oltre»). In tarda serata i 27 minorenni che si trovavano a bordo sono così potuti scendere a terra. Nessuna novità invece per gli altri 150 migranti confinati a bordo della “Diciotti”, arrivata lunedì sera nel porto di Catania. A niente è servita, finora la mobilitazione di molte associazioni di volontariato e la presa di posizione, oggi, dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) che «esortano il governo italiano a consentire ai rifugiati e migranti salvati a bordo della nave costiera italiana Diciotti a sbarcare».

Salvini: mio obiettivo il “No Way” australiano. «Non scende nessuno, sono tutti iregolari», ha detto però Salvini, noncurante di gesti di solidarietà come quelli messi in atto ieri sera da tanti catanesi che ieri sera sono giunti al porto per manifestare contro il trattenimento dei migranti a bordo. Un coro di protesta che corre anche sui social con l’hashtag #CataniaAccoglie. In difesa della sua linea dura sui migranti della Diciotti - «se la Ue non interviene non scende nessuno» - ieri su Facebook il ministro dell’Interno ha attaccato tutti. A cominciare dal presidente della Camera, Roberto Fico, schieratosi a favore dello sbarco, fino a Conte e Mattarella: se per far scendere i quasi 150 migranti ancora a bordo «vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso», dice il leader leghista. Che in una successiva intervista precisa: « Con Conte lavoro benissimo, ho parlato del caso Diciotti con lui, mi ha chiesto informazioni e gliele ho date». Salvini spiega che il suo obiettivo è il «’No Way’ australiano, nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia». E sottolinea: «Io rispondo al mandato che mi hanno dato gli italiani il 4 marzo. Mi chiedono più sicurezza».

Fonti di Bruxelles fanno intanto sapere che la Commissione ha convocato per venerdì prossimo una riunione per trovare una soluzione all’emergenza sbarchi. Sono invitati i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta, Grecia e Irlanda.

Salvini a Fico: tu fai il presidente, io il ministro
Gli appelli a far sbarcare i migranti erano arrivati non solo dai giudici di Agrigento e Catania, ma anche dal presidente della Camera, Roberto Fico. E a lui Salvini si rivolge parlando su Fb: «Tu fai il presidente dalla Camera e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso». «Bertinotti, Fini, Boldrini, Fico...mi viene il dubbio che non sia una carica fortunata», aggiunge il ministro dell’Interno. Che parla anche agli “avversari” della sua linea sull’immigrazione, avvertendo: «O cambiate Paese o cambiate ministro». E sull’apertura da parte della procura di Agrigento di un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona, Salvini dice: «Sono qua, non sono ignoto», «sono ministro dell’Interno di questo Paese con il mandato preciso di difendere i confini», «se bloccare una, due, tre, quattro o cinque navi mi comporta accuse e processi, ci sono».

Sulla nave ispezione del procuratore di Agrigento
Nel pomeriggio il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, titolare dell’inchiesta sul trattenimento dei profughi, dopo un’ispezione a bordo ha spiegato che «in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare». Anche perchè sulla nave «la situazione è critica, ci sono diversi casi di scabbia», ha aggiunto Patronaggio, che ha parlato con medici, mediatori culturali e testimoni anche per valutare se la privazione della libertà personale per i profughi sia legittima.

Conte: Italia abbandonata, Europa cosa aspetta?
Il governo, però, tiene il punto. «Ma l’Europa vuole battere un colpo?» scrive il premier Giuseppe Conte in un post, nel quale avverte che «ancora una volta l'Italia sta mostrando il suo volto umanitario, ma il prezzo non può essere rimanere abbandonata a sé stessa». «Le Istituzioni europee, che pure su mia sollecitazione avevano accolto l'idea di una cabina di regia - si chiede ancora - cosa aspettano a intervenire per operare la redistribuzione dei migranti che sono a bordo della nave italiana Diciotti?». E il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, incalza: l’Europa e gli altri Paesi non risponderanno alle richieste italiane e non manterranno gli impegni presi sui migranti «noi faremo le nostre controdeduzioni su altri dossier».

Fico su Twitter: far sbarcare i minori. Stesso appello dai pm di Catania
«La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione europea può continuare senza alcun problema - scrive Fico - adesso però le 177 persone, tra cui alcuni minori non accompagnati, devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue». Lo stesso appello arriva dalla procura per i minorenni di Catania, che in una lettera inviata ai ministri delle Infrastrutture e dell’Interno sollecita lo sbarco dei minorenni non accompagnati.

La Dda di Palermo avvia inchiesta
Intanto, la Dda di Palermo ha aperto un'indagine sulla vicenda della “Diciotti”, ipotizzando il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini.
La Procura per i minorenni di Catania ha invece inviato una lettera ai ministri dell'Interno e delle Infrastruttura, al Capo Dipartimento per le Libertà civili e
l'Immigrazione e al Prefetto, con la quale quale chiede che «i minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare» dalla Diciotti. Sulla nave sono imbarcati i 29 minorenni non accompagnati.

Attesa per soluzione europea. La Ue: per noi è imperativo umnanitario
Il porto di Catania è stato indicato dalle autorità italiane come porto sicuro ma come “scalo tecnico”, quindi senza sbarco, per la nave in attesa del piano di ripartizione dei migranti con i Paesi Ue, soluzione su cui sta lavorando da diversi giorni la Commissione Ue. Sul caso della Diciotti, «siamo stati contattati dall'Italia domenica, e da allora siamo entrati in contatto con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida. I contatti sono ancora in corso. Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per la Commissione europea questa è prima di tutto un imperativo umanitario», spiega oggi Tove Ernst, portavoce della Commissione europea per la Migrazione.

Salvini contro Bruxelles: su accoglienza non rispetta i patti
Parole respinte al mittente dal ministro dell’Interno Salvini, che in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Fb ha denunciato l’assenza dell’Unione euroea e il mancato rispetto dei patti sull'accoglienza dei migrant. Dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo «solo la Francia ha mantenuto l'impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi». Gli altri Paesi - Germania, Portogallo, Spagna, Irlanda e Malta - ne hanno accolti «zero». Il ministro invita poi l'Europa a indagare su La Valletta che, secondo i racconti dei migranti, li accompagna verso l'Italia e poi “li abbandona in condizioni di pericolo».

Migranti: 177 su Diciotti, nuovo scontro Malta-Italia

Le indagini dei magistrati agrigentini
Sulla vicenda della “Diciotti”, oltre al confronto Roma-Bruxelles portato avanti nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Moavero, è in corso anche un duro scontro politico diplomatico con Malta, che da subito si è rifiutata di accogliere i migranti. Sullo sfondo, anche il ruolo che le autorità maltesi potrebbeo aver avuto nel determinare la rotta dell'imbarcazione dei migranti soccorsa dalla “Diciotti”. Agli investigatori della polizia giudiziaria che indagano sulla vicenda per conto della procura di Agrigento alcuni dei profughi (fatti sbarcare a Lampedusa per problemi di salute) avrebbero infatti dichiarato di essere stati «abbandonati» dai maltesi che inizialmente li avevano soccorsi. I magistrati agrigentini hanno aperto un'inchiesta per identificare gli scafisti e accertare le condizioni degli immigrati tuttora a bordo della motonave della Guardia costiera.

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