I migranti della Diciotti accolti dalla Chiesa impareranno la lingua italiana e saranno migranti integrati. È stato lo stesso Papa Francesco, sul volo di ritorno da Dublino, ad annunciarlo. I migranti della Diciotti accolti dalla Chiesa cattolica (oltre che in Albania e Irlanda) andranno, ha detto il Pontefice, a «Mondo Migliore, a Rocca di Papa. Saranno accolti lì, cominceranno a imparare la lingua e a essere migranti integrati». Mondo migliore è un Cas, un Centro di accoglienza straordinaria, che si trova a Rocca di Papa, a sud di Roma, sulla via dei Laghi. E ha una grande storia alle spalle, tanto che fu inaugurato nel 1956 da Pio XII.
I migranti saranno poi smistati nelle diocesi
Poi i migranti saranno smistati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilità: Torino, Brescia, Bologna, Agrigento,
Cassano allo Jonio, Rossano
Calabro, «per citare solo quelle di cui sono a conoscenza», ha detto al Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, don Ivan Maffeis,
sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali. «Questa è una risposta di supplenza. Non è “la risposta”.
La risposta di un Paese democratico matura attraverso ben altri processi. Ma anche risposte di solidarietà e di umanità come
questa possono aiutare a sviluppare una cultura dell’accoglienza».
GUARDA IL VIDEO - Il canto di ringraziamento dei migranti della Diciotti
Fino a 600 migranti ospitati: accoglienza dal volto umano
La struttura, che precedentemente era un prestigioso centro congressi gestito dai padri oblati, punta a un’accoglienza dal
volto umano. Il centro, che può accogliere fino a 600 migranti, è gestito dalla Cooperativa Auxilium di Senise, in provincia
di Potenza, che si occupa, fra le altre attività, di accoglienza e integrazione. La cooperativa è la stessa che lo scorso
13 maggio ad Assisi, in occasione dell’incontro fra Nord e il Sud del mondo all’insegna della pace, ha visto la cancelliera
Angela Merkel e il presidente della Colombia Juan Manuel Santos firmare insieme la bandiera della pace di Auxilium. È stato
lì che la bimba siriana di 11 anni di “Mondo Migliore” Alkhaled Raghad ha chiesto nel maggio scorso alla Merkel cosa può
fare l'Europa per liberare le migliaia di persone chiuse nei lager in Libia.
Inaugurato nel 1956 da Pio XII
Il centro “Mondo migliore” venne inaugurata nel novembre 1956 con la visita di Pio XII. Il grande complesso intitolato proprio
a Papa Pacelli è diventato il centro dell’attività del Movimento per un mondo migliore fondato dal padre gesuita Riccardo
Lombardi con il confratello Virginio Rotondi. Negli anni Ottanta il complesso venne acquisito dalla congregazione degli oblati
di Maria Vergine e divenne un centro internazionale di spiritualità. Fu poi chiuso nel 2011 e venne riaperto nel 2012 come
struttura di prima accoglienza per i migranti, assistiti dalla cooperativa sociale Auxilium.
A Rocca di Papa anche 50 migranti del corridoio umanitario di dicembre
Già lo scorso anno la cooperativa aveva accolto al centro “Mondo Migliore” di Rocca di Papa 50 dei 160 migranti giunti dalla
Libia il 22 dicembre a Roma con un corridoio umanitario. I migranti arrivavano tutti da centri di detenzione libici ed erano
stati selezionati dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. C’erano 27 donne, 21 bambini e due uomini,
provenienti per lo più da Eritrea, Somalia ed Etiopia. C’era anche Sofia, la mamma di un bimbo di 22 giorni che aveva emozionato
raccontando la sua fuga da povertà e guerra,. L’orrore vissuto in Libia, la violenza inaudita di quando venne bastonata senza
pietà nonostante fosse incinta, il difficile parto senza nessuna assistenza. L’obiettivo del centro è - attraverso un nuovo
modello di accoglienza per i migranti - quello di dare una nuova prospettiva di vita a chi fugge da guerre e fame.
Il sindaco invita il Pontefice, ma si scatena la protesta su Fb
Intanto sul profilo Facebook il sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini ha reso noto di aver scritto a Papa Francesco,
ricordando che «Rocca di Papa è sempre stata pronta ad accogliere e a sostenere coloro che si trovano in una situazione di
difficoltà». E ha ricordato i tanti minori « che abbiamo avuto modo di aiutare e collocare in strutture sicure, dove hanno
trovato un luogo dove crescere sereni. In questo, si è creata una rete di solidarietà, formata da cittadini e associazioni
locali, sostenuta dall'Amministrazione comunale, grazie alla quale è stato possibile attivare numerosi progetti di inclusione».
Nella lettera il primo cittadino ha anche invitato Papa Francesco a Rocca di Papa. Intanto proprio su Facebook si scatena
la protesta di utenti che si dichiarano cittadini di Rocca di Papa: «Portano malattie, infastidiscono le donne, la città ha
già molti problemi, se li tenga il Vaticano», è uno dei commenti sotto il post del sindaco. «Noi non li vogliamo - aggiunge
un altro commento - rimandateli al loro Paese, avete stufato, adesso ci sarà molta delinquenza e furti». C’è chi scrive di
aver paura delle malattie e invoca i controlli della Asl visto che «viaggiano con noi sui mezzi pubblici». C’è anche chi fa
notare che l’iniziativa porta redditi a Rocca di Papa.
© Riproduzione riservata