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Casalino, il portavoce di Conte che scivola su WhatsApp

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IL RITRATTO

Casalino, il portavoce di Conte che scivola su WhatsApp

La sensazione che Rocco Casalino avrebbe concepito il ruolo di portavoce del premier Giuseppe Conte sulla base di uno stile di comunicazione più davanti e meno all’ombra del professore si avverte già nei giorni dell’esordio del nuovo governo M5s-Lega sulla scena politica internazionale. Oggi l’ex concorrente del Grande Fratello, responsabile della macchina di comunicazione dei Cinque Stelle, è al centro di una polemica politica, per un un audio nel quale dice che «O ci trovano i 10 miliardi del c... per il reddito di cittadinanza, oppure dedicheremo il 2019 a far fuori tutti questi pezzi di m... del ministero dell’ Economia». Polemica che si aggiunge a un’altra, recentissima polemica: quella per il megacompenso che percepisce, superiore a quello del capo del Governo.

ASCOLTA L’AUDIO CON L’INVETTIVA DEL PORTAVOCE DEL PREMIER CONTRO I TECNICI DEL MEF

Quando al G7 in Canada trascina il premier lontano dalle telecamere
Primi giorni di giugno. Il neonato governo M5s-Lega, guidato da un professore del tutto nuovo al mondo della politica, esordisce in un vertice internazionale: il G7 di Charlevoix, in Canada. Per i media internazionali è l’occasione per capire chi è Giuseppe Conte, e quale approccio avrà con i leader degli altri paesi. L’esordio è molto social, con tweet ma soprattutto foto e “storie” su Instagram, inclusa una diretta al momento dell’accoglienza al vertice e della stretta di mano con il presidente canadese Justin Trudeau, che presiede il summit. «Presidente, torniamo sui dazi», incalza un giornalista in occasione in uno di quei momenti, previsti nelle sessioni di lavoro dei summit, dedicati al confronto con il mondo della comunicazione. Conte sta per rispondere, ma Casalino interviene con la velocità di una guardia del corpo, interrompe l’intervista e trascina via il primo ministro.

La “battuta” con il giornalista de Il Foglio: «credo nella libertà di stampa»
O quando, lo scorso luglio, il giornalista de Il Foglio Salvatore Merlo racconta un episodio che lo ha visto protagonista. In occasione dell’incontro organizzato dai pentastellati per festeggiare il via libera della Camera al taglio dei vitalizi parlamentari, Casalino - riporta Merlo - avrebbe detto: «Adesso che Il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve Il Foglio? Perché esiste?». Parole che scatenano una bufera politica. Il capo di tutto il sistema di comunicazione di M5s decide di replicare. In una nota spiega che Chi mi conosce sa bene che sono solito fare battute. E una battuta era anche quella rivolta al giornalista del Foglio in un momento informale di festeggiamenti per i vitalizi. Sono certo che Salvatore Merlo ne fosse ben consapevole, considerando che ho specificato anche con lui che stavo scherzando. Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione, sono il primo a volere che ci siano più mezzi di informazione possibili, ovviamente abolendo il finanziamento pubblico». Il ridimensionamento dell’episodio da parte di Casalino non placa le polemiche delle opposizioni e la preoccupazione del sindacato dei giornalisti e dell’Ordine dei giornalisti. Una polemica che ha eco sui social, dove il nuovo editto è ribattezzato dal Foglio, che ne fa un’offerta commerciale per abbonarsi al giornale, “Codice Rocco”.

L’icona del dito medio alla proposta di Macron sugli hotspot
A giugno Casalino inciampa su WhatsApp, in una chat della Rappresentanza italiana. I giornalisti gli chiedono di commentare la proposta francese sugli hotspot e lui risponde con l’icona del dito medio. L’immagine viene subito cancellata. Ma è troppo tardi. Il portavoce del presidente del Consiglio, decide di “chiarire”. Per farlo, ricorre ancora una volta a WhatsApp. «Lavoro 18 ore al giorno - scrive -. Ho 73 chat diverse. Se anche sbagliare chat e cancellarlo dopo 30 secondi diventa una notizia io mi arrendo. È stato un piacere». E abbandona il gruppo.

Il sipario con Mentana in occasione della nascita del nuovo governo
Fine maggio. A poche ore dal conferimento da parte del Presidente della Repubblica dell’incarico a Conte e dalla formazione del governo giallo verde, Casalino annuncia in diretta al diretore di La7 Enrico Mentana la svolta e la nascita del governo M5s-Lega. Poi si “prende gioco” del giornalista: attende che Mentana dia la notizia in diretta e ironizza sulla lentezza nel leggere e comunicare la breaking news. Quando il direttore dà la notizia, la telecamera torna su Casalino che con un velo di ironia commenta: «Momento storico».

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