Nel suo primo discorso di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il premier Giuseppe Conte presenta gli obiettivi del suo esecutivo. E respinge le accuse di sovranismo e populismo. «Vorrei ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall'articolo 1 della Costituzione, ed è in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e il suo esercizio da parte del popolo» ha detto Conte, che non considera «moralmente accettabile un’ azione di governo che non si preoccupi adeguatamente di assicurare a tutti i cittadini condizioni di vita eque e pienamente dignitose».
Durante la conferenza stampa, poi, Conte parla del reddito di cittadinanza come «capitolo importante» dell’azione del suo governo: «Non potremmo perseguire una manovra economica con 4,7 milioni di poveri - dice - non adottando misure adeguate che possano recuperare le persone “drop out”, tagliate fuori, al circuito del lavoro e di una vita economica e sociale piena».
Migranti: Italia salva vite da sola, ora condivisione
Il premier si è detto convinto che «in un contesto globale sempre più frammentato e multipolare» «servano multilateralismo
e Nazioni Unite rafforzate». E sul fronte dei migranti ha parlato di un’Italia «spesso da sola» nel salvare vite umane nel Mediterraneo,
mentre serve una «responsabilità condivisa» nella gestione dei flussi migratori. «Il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo
è uno dei pilastri sui quali si fonda la Repubblica Italiana, il nostro faro, anche e soprattutto oggi che siamo chiamati
ad affrontare le sfide immani poste dalle gravi e prolungate crisi nell'area euro-mediterranea, inclusi i flussi migratori»,
ha assicurato Conte.
Libia, ospitiamo conferenza per sostenere ampio coinvolgimento
Conte ha poi ricordato che l’Italia ospiterà nelle prossime settimane «ospiterà una Conferenza sulla Libia che avrà come obiettivo
principale proprio quello di sostenere un percorso politico condiviso tale da contribuire a stabilizzare politicamente il
Paese». «Tale percorso - ha detto - sarà fondato sul più ampio coinvolgimento degli stessi attori libici, che restano i padroni
del loro destino, e sulla centralità delle Nazioni Unite, il cui Piano d’Azione costituisce l'elemento verso cui far convergere
i contributi dei principali stakeholders internazionali e regionali». A margine dell’Assemblea, Conte ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, ottenendo - secondo quanto riferito da fonti diplomatiche italiane - sostegno del Cairo alla conferenza, oltre al rinnovato
impegno a far luce sulla morte di Giulio Regeni.
Siria: soluzioni militari mostrano limiti
Sulla questione siriana, il premier ha spiegato che «il lungo conflitto che da sette anni tormenta la Siria dimostra tutti
i limiti delle soluzioni militari» e che «abbiamo il dovere di sostenere l'azione dell'Onu e del suo inviato De Mistura»
Deficit al 2%? Lo saprete dopo il Cdm
Il deficit supererà il 2%? «Non do numeri sino a quando non delibereremo. Lo saprete dopo il Consiglio dei ministri», ha
detto Conte parlando dal floor del New York Stock Exchange, ai microfoni di Cnbc. E sulla manovra ha spiegato che «ci sono
tutte le potenzialità per crescere, dobbiamo solo intervenire per liberare le risorse economiche per un piano infrastrutturale
serio».
Investitori alleati per riforme
Conte ha riferito degli incontri avuti questa mattina con il presidente e ad di BlackRock, Laurence D. Fink, e la presidente
del Nyse, Stacey Cunningham, Conte ha dichiarato di aver «condiviso le prospettive di crescita dell’Italia» e che «gli investitori
sono nostri alleati in questo progetto di riforma». «É una visita istituzionale per avere uno scambio sull’economia e quindi
un passaggio che ritengo importante e significativo», ha spiegato, visto che «siamo in piena elaborazione della manovra ed
è un'occasione per presentare anche alle istituzioni economiche quello che stiamo facendo». «BlackRock non è uno dei pochi
positivi. Abbiamo riscontri positivi», ha aggiunto Conte.
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