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Dossier | N. 25 articoliDOSSIER / Manovra 2019

Condono fiscale, 8 strade per sanare: dalle multe ai redditi non dichiarati

Otto strade per chiudere i conti. Il decreto varato nella serata di lunedì 15 ottobre dal Governo prevede una pace fiscale a tutto tondo (qui il comunicato del Consiglio dei ministri). Si va dalla possibilità di sanare i redditi non dichiarati degli ultimi anni e non ancora accertati dal Fisco.

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Si passa poi alle contestazioni della Guardia di Finanza e dell’agenzia delle Entrate (i cosiddetti processi verbali di constatazione o pvc) e subito agli avvisi di accertamento. Per arrivare poi alle cartelle (con rottamazione-ter, stralcio micro-ruoli fino a mille euro, definizione agevolata tributi doganali, dazi e Iva all’importazione) e alle liti fiscali già in corso. A queste sette “sorelle” se ne aggiunge un’altra settoriale: la sanatoria sull’imposta di consumo per le sigarette elettroniche.

La dichiarazione integrativa

L’accordo nella maggioranza ha portato alla dichiarazione integrativa anche se con una serie di paletti. In primo luogo, non si potrà dichiarare più di un terzo dell'imponibile rispetto all'anno precedente entro un tetto massimo di 100mila euro all'anno per gli ultimi periodi d'imposta fino a quello dichiarato entro il 31 ottobre 2017. Inoltre, non si potrà aderire se la dichiarazione è stata completamente omessa. Agli importi fatti emergere si applicherà un'imposta unica (una flat tax) del 20 per cento. La finestra per aderire sarà concentrata tra aprile e maggio 2019. A fronte di questo, però, sarà previsto un inasprimento a regime sul fronte delle sanzioni amministrative: un quinto in più per la dichiarazione infedele.

Condono fiscale, si pagherà il 20% per ogni anno

I processi verbali di constatazione
Per chi, invece, è stato già raggiunto da un rilievo, viene prevista la possibilità di definire il contenuto integrale dei processi verbali di constatazione (pvc) della Gdf o dall'agenzia delle Entrate consegnati entro la data di entrata in vigore del decreto fiscale e relativi a imposte sui redditi e relative addizionali, Iva, Irap, imposte sostitutive, contributi previdenziali e ritenute, Ivie e Ivaf. Si potrà aderire presentando entro il 31 maggio 2019 dichiarazioni integrative che riportino, per tutti i periodi di imposta per i quali non sono scaduti i termini di accertamento (tenendo conto peraltro anche dell'eventuale raddoppio dei termini), i maggiori imponibili contestati. I pagamenti delle imposte dovute risultanti dalle dichiarazioni integrative dovranno essere effettuati attraverso versamenti in un'unica soluzione entro il 31 maggio del 2019 o in 20 rate trimestrali senza compensazione con i crediti vantati.

La manovra in 7 punti

Gli avvisi di accertamento
Gli atti impositivi (avvisi di accertamento, avvisi di rettifica e liquidazione e atti di recupero) notificati entro l'entrata in vigore del decreto e non impugnati e ancora impugnabili, potranno essere definiti con il pagamento delle imposte accertate, con stralcio integrale di sanzioni e interessi entro trenta giorni. I pagamenti delle imposte dovranno essere effettuati con versamenti in un'unica soluzione o in 8 rate trimestrali (20 rate per importi superiori a 50 mila euro) senza possibilità di avvalersi della compensazione. In caso di errori sarà comunque possibile il ravvedimento.

Le cartelle: rottamazione-ter, stralcio mini-ruoli e sanatoria doganale

Nuova chance di rottamare le cartelle esattoriale. Lo sconto resta lo stesso: chi aderisce non pagherà sanzioni e interessi. Tra le principali differenze con le due rottamazioni della scorsa legislatura la possibilità di dilazionare il pagamento in 5 anni con due versamenti l'anno semestrali entro il 31 luglio e il 30 novembre. A questo si aggiunge un tasso di interesse più che dimezzato e che passa dal 4,5% applicato nelle prime due edizioni al 2% annuo. La nuova definizione agevolata si estende anche a quanti hanno aderito alla rottamazione bis. I contribuenti interessati dovranno essere in regola con i pagamenti delle prime tre rate: per farlo sarà sufficiente saldare il conto delle tre rate o della sola rata di novembre 2018 entro il prossimo 7 dicembre.

Guarda il video: Sanatoria anche per multe e bolli auto, cancellati i debiti fino a mille euro

Arriva poi lo stralcio delle micro-cartelle, comprese quelle con multe e bolli auto. In questo caso i 10 milioni di contribuenti interessati non dovranno presentare nessuna domanda. Ci sarà entro la fine del 2018 una cancellazione automatica per tutte le cartelle fino a mille euro di valore (capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) in realzione a carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2018.

Altra novità di rilevo è la rottamazione delle cartelle doganali, finora rimaste escluse. Si potranno chiudere i conti senza sanzioni e una parte di interessi per tributi doganali, dazi e Iva all’importazione.

Sanatoria delle liti: maxisconto per chi ha vinto

La nuova edizione della sanatoria delle liti pendenti sarà più conveniente per chi ha vinto. Pagherà il 50% del valore della lite chi ha “battuto” l’agenzia delle Entrate in primo grado e appena il 20% chi ha vinto in appello. Anche in questo caso, rispetto al (recente) passato ci sarà più tempo per versare: fino a cinque anni con un massimo di 20 rate trimestrali.

La definizione agevolata sulle sigarette elettroniche
Una sanatoria straordinaria per tutti i concessionari e i venditori di sigarette elettroniche e prodotti succedanei del tabacco. Versando solo il 5% delle pretese avanzate dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli (quindi con uno sconto del 95%) si potranno chiudere i controlli e le controversie non ancora passate in giudicato. Bisognerà presentare una domanda entro il 30 aprile 2019 su un modello messo a disposizione da agenzia Dogane-Monopoli e si potrà saldare il conto in un’unica soluzione o in 120 rate mensili dopo aver presentato una garanzia.

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