Una disoccupazione al livello più basso d’Italia. Pil pro capite al top, superiore anche a quello della Lombardia. Il Trentino Alto Adige va al voto domenica prossima con una economia in salute. Una conseguenza dell’autonomia garantita alla regione, ma non solo, come dimostra l’export che avanza a ritmo più sostenuto rispetto al resto del paese. Tutti trend che forse non basteranno all’alleanza politica di centrosinistra per evitare una debacle storica.
Tasso di disoccupazione al 4,1%
Il Trentino Alto Adige si avvicina ormai alla piena occupazione: il tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2018 si è posizionato al 4,1 per cento, in calo costante negli ultimi anni
(era al 5,7% nel 2014). In provincia di Bolzano siamo ormai al 3,3%, contro il 5% a Trento, i valori più bassi in Italia. Stesso andamento anche per il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) sceso nel 2017 al 14,4% (anche qui il più basso tra le regioni italiane).
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Pil pro capite superiore alla Lombardia
Anche il Pil pro capite svetta in cima alla classifica: a Bolzano è pari a 42.500 euro, un po’ più basso a Trento (35mila euro). La Lombardia si piazza a 36.800 euro, mentre la media nazionale non va oltre i 27.700 euro. Un valore che pone la regione
più vicina all’Austria, che ha un Pil pro-capite pari a 40.400 euro.
Export trainato da meccanica e agroalimentare
Nel 2017 le vendite all’estero della regione autonoma sono cresciute del dell’8,3 per cento, quasi un punto in più della media nazionale (7,4%). A trainare l’export sono stati soprattutto i prodotti della meccanica,
con gli accessori per autoveicoli che hanno segnato un +35%. Ma va bene anche il comparto alimentare e le bevande, che hanno superato entrambi i 150 milioni di vendite lo scorso anno.
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