«Deviazione significativa da taglio del deficit strutturale». Il bilancio italiano,si legge nella lettera ricevuta dal ministro dell’Economia Giovanni Tria con cui l’esecutivo Ue chiede chiarimenti ed esprime formalmente i rilievi sul progetto di legge di bilancio, mostra una deviazione «senza precedenti nella storia del Patto di stabilità», dovuta ad una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all'1,5%.
In serata, ai rilievi di Bruxelles replica il vicepremier Luigi Di Maio, convinto che quella prevista dalla legge di Bilancio predisposta dall’Italia non sia « una deviazione senza precedenti nella storia». E parlando da Figline Valdarno dove ha incontrato i lavoratori della Bekaert attacca i vertici Ue: «Ma voglio dire a quei signori venite con me nelle fabbriche e nelle piazze e venite a dire a questa agente che non hanno diritto al lavoro e alla pensione. A Juncker e Moscovici dico: venite qui tra la gente, non pontificate da Bruxelles con le lettere, venite qui e abbiate il coraggio di dire agli italiani che non hanno i diritti di tutti gli altri popoli europei». Poi rincara la la dose parlando a “W L'Italia” (Rete 4): «Un paese come l'Italia, che è la seconda potenza manifatturiera d'Europa e contribuente netto, non può accettare ultimatum, quindi non lo considero un ultimatum«. Se lo è - conclude riferendosi alla missiva trasmessa da Bruxelles - è inaccettabile».
GUARDA IL VIDEO - Lettera Ue all’Italia: deviazione senza precedenti
La lettera della Commissione Ue è stata ricevuta dal ministro dell’Economia Giovanni Tria dalle mani del Commissario Pierre Moscovici, in occasione dell’incontro che i due hanno avuto nel tardo pomeriggio a Roma. Nella lettera la Commissione sottolinea «un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto» e chiede al Governo di dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre. Ad anticipare che Moscovici, oggi e domani nella capitale, avrebbe consegnato la lettera nell’incontro che avrebbe avuto nel tardo pomeriggio con Tria Il Sole 24 Ore Radiocor. Il Commissario ha incontrato anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il presidente gli ha chiesto che «attraverso il dialogo si trovi un’intesa».
DA LEGGERE: Il testo della lettera della Commissione Ue all’Italia
Tria: spero di avvicinare posizioni con Ue
«Abbiamo ricevuto la lettera con le osservazioni della commissione - ha confermato il ministro, al termine del faccia a faccia
-. Si apre quello che abbiamo definito un dialogo costruttivo partendo da valutazioni diverse sulla nostra politica economica.
Abbiamo constatato queste valutazioni diverse, riteniamo di dovere approfondire le nostre spiegazioni delle ragioni della
nostra politica, di far conoscere meglio alla commissione le riforme strutturali che porteremo avanti con la legge di bilancio
e quindi di poter avvicinare speriamo le nostre posizioni».
Moscovici: deficit/Pil al 2,4% preoccupa la Commissione
Da parte sua al termine del vertice con Tria il Commissario per gli affari economici e monetari ha messo in evidenza che
«non può restare il deficit/Pil al 2,4%», che «le stime di crescita non sono realistiche» e che la Commissione «non è contro
l’Italia, non è un avversario dell’Italia. È l’arbitro sul campo, la persona che fa rispettare le regole del gioco». «Mai
un caso simile di scostamento saldo strutturale. Preciso - ha aggiunto Moscovici - che l’Italia è trattata come gli altri
Stati membri, non ci sono retro-pensieri o discriminazioni, a titolo personale ho molta simpatia per questo paese fondatore
dell’Unione e non immagino un’Europa senza Italia o un’Italia senza Europa». Negli ultimi anni, ha ricordato, l’Italia ha
avuto «30 miliardi di euro di flessibilità, non si può dire che la commissione sia contro l’Italia». Allo stesso tempo Moscovici
ha lanciato segnali di apertura. «La commissione oggi non ha preso nessuna decisione - ha messo in evidenza, sottolineando
che «per tutte le tappe ci deve essere dialogo costruttivo». «Non voglio mai fare il poliziotto cattivo - ha concluso -, non
ho pronto un piano B, ho solo un piano A e il piano A è quello di restare insieme nella zona euro».
Conte: situazione non precipita
«Dire che la situazione sta precipitando per la lettera della Commissione Ue mi sembra una valutazione eccessiva - ha osservato
il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da Bruxelles dove ha partecipato al Consiglio europeo -. È normale che arrivi
abbiamo la possibilità di replicare fino a lunedì. Insomma c’è tutto un processo che va avviato e parlare di precipitazione
di questo processo è una valutazione pessimistica».
«Interagiamo con agenzie rating, confidiamo scongiurare bocciatura»
Quanto poi alla possibilità che la lettera determini uno reazione dei mercati, e in particolare delle agenzie di rating che
a fine mese aggiorneranno il rating sull’Italia, il capo del governo M5s-Lega ha meso in evidenza che «con le agenzie di rating
l’interlocuzione è a vari livelli e noi confidiamo che conosciuta con attenzione la manovra si possa contenere una valutazione
negativa e si possa scongiurare una valutazione negativa». Infine, un commento sul giudizio espresso da Bruxelles. «Deviazione
senza precedenti? Forse si riferiscono al valore assoluto - ha continuato Conte -. Ma noi già dovevamo partire da un riallineamento
all’1,2%, più le clausole Iva si andava al 2%. Dal 2% al 2,4% è smentito che si stratti di una deviazione senza precedenti».
Già in precedenza Conte aveva sottolineato che sul deficit/Pil «non c’è una grossa deviazione».
Salvini: questa manovra non si tocca
Ha respinto la lettera al mittente anche l’altro vicepremier, il leghista Matteo Salvini. «Oggi l’Europa ha mandato una letterina
al governo italiano, dicendo che la manovra non va bene - ha affermato durante un comizio elettorale del Carroccio a Bolzano
-. Il messaggio ai signori di Bruxelles è “non rompeteci le scatole”, altrimenti il dubbio è che vogliano un’Italia serva».
A differenza delle precedenti Leggi di Bilancio, è la tesi di Salvini, «la prima manovra del cambiamento a Bruxelles non piace,
forse perchè hanno bisogno che l’Italia sia impaurita e in ginocchio per portarci via le imprese sane. Questa manovra non
si tocca».
Leggi il testo della lettera della Commissione europea
Nel frattempo Bruxelles, dove si è tenuto il Consiglio europeo, ha registrato gli interventi del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Parlando della manovra italiana, ha detto: «Non è nostra intenzione» aggiungere flessibilità a flessibilità per l’Italia. Secondo quanto riporta Bloomberg, il presidente della Bce Mario Draghi ai leader riuniti nell’Eurosummit ha detto: « Mettere in discussione le regole nella Ue può portare ad un peggioramento delle condizioni nel settore finanziario e quindi danneggiare la crescita».
Governo dovrà rispondere dopo una settimana
L’Italia dovrà rispondere entro una settimana e, sulla base della risposta, la Commissione entro il 31 ottobre deciderà se considerare
il progetto di bilancio 2019 in linea generale in regola con il patto di stabilità e gli impegni assunti dall'Italia precedentemente oppure se chiederne delle modifiche, una mossa mai effettuata prima per
nessuno Stato membro.
LEGGI / COSA SUCCEDE SE BRUXELLES BOCCIA LA MANOVRA
L’agenda della due giorni romana del Commissario
Dopo l’incontro con Tria, Moscovici farà una “visita di cortesia” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella mentre,
domani, 19 ottobre, probabilmente di mattina, sarà la volta del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Nella mattinata
di venerdì, il dibattito dell’Aspen. Infine, nel primo pomeriggio l’incontro con la stampa presso la sede della Rappresentanza
della Commissione Ue a Roma.
© Riproduzione riservata