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Condono, Salvini a Di Maio: riscriviamo insieme il decreto ma pazienza…

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il vicepremier : «il governo va avanti»

Condono, Salvini a Di Maio: riscriviamo insieme il decreto ma pazienza ha un limite

«Noi siamo persone ragionevoli. Se i 5 stelle hanno cambiato idea, basta dirlo. Se Fico e Di Maio hanno cambiato idea, basta dirlo, noi siamo qui». Così Matteo Salvini, a Mezzocorona, in Trentino, nella giornata di chiusura della campagna elettorale per le provinciali. «Lo dicano - ha aggiunto - ci sediamo al tavolo, si va avanti. Meglio per telefono che in tv». Il vicepremier leghista ha così risposto a distanza al presidente della Camera, Roberto Fico, che ha chiuso all’ipotesi di un condono. Poi ha assicurato che ci sarà al Consiglio dei Ministri convocato sabato dal premier Giuseppe Conte dopo il “caso” delle norme, contestate dai 5 Stelle, contenute del Dl fiscale. Lo ha fatto senza escludere la possibilità di uno stralcio parziale («Tutto si può fare»). Con questa apertura: «Volete riscrivere il decreto, facciamolo insieme».

Salvini: governo va avanti ma pazienza ha un limite
Ma ha anche puntualizzato: «Se lo spread arriva a 350 perché questi litigano è un problema. Io domani vado a Roma, sereno, riscriviamo e rileggiamo tutto, però, ripeto, la verità è che in quel Consiglio dei ministri Conte leggeva e Di Maio scriveva. Se c'era qualcosa che non andava, non c'era bisogno di questo can can: si alzava il telefono, Conte o Di Maio, e si cambiava tutto. Io ho pazienza, ma per scemo non passo». E ha aggiunto: «Il governo va avanti, certo, ci mancherebbe altro, però finire come Lega in mezzo alle beghe dei 5 Stelle, no. Si telefonassero: o non hanno capito, o non hanno letto, oppure hanno cambiato idea, io domani vado lì. Lo rileggiamo, lo riscriviamo, basta che poi nessuno cambia idea un’altra volta».

«Assolutamente sì, abbiamo già perso troppo tempo». Così Salvini, a margine del comizio di chiusura del tour elettorale in Trentino, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se sabato dalla riunione del consiglio dei ministri uscirà il testo definitivo del Dl fiscale. Poi ha chiosato: «A me del condono non me ne frega un accidente. La Lega è nata per dare lavoro e ridurre le tasse, non per condonare».

Di Maio: contento Lega non va avanti su condono penale
«Sono contento che non ci sia la volontà di andare avanti col condono penale stando alle dichiarazioni della Lega, la roba dello scudo penale per l’autoriclaggio per me non serve e siccome non serve e accettiamo tutti e due che non siamo d'accordo, domani ci vediamo in Consiglio dei ministri e sistemiamo questa norma» gli ha fatto eco il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio sui social. E ha aggiunto: «Nel testo del decreto letto lunedì sera c’era la dichiarazione integrativa con dentro il condono penale, dentro i capitali dall’estero? No, perché quello è stato oggetto di una riunione politica e Conte ha letto i termini generali dell'accordo in Cdm. Da bugiardo non voglio passare e anche per questo quando mi si dice che ero distratto io non ci sto».

P.Chigi: norma su condono non verbalizzata in Cdm
Intanto palazzo Chigi in una nota a proposito
della misura sul condono contenuto nel dl fiscale ha precisato che «la cosiddetta dichiarazione integrativa (condono: art.9) è stata oggetto di una discussione politica che si è protratta a lungo sino all'inizio dei lavori del Cdm. Su di essa si è formato un accordo politico e sulla base di esso, riassunto dal presidente Conte ai presenti, si è entrati in consiglio dei ministri». La bozza del decreto fiscale che gli uffici hanno fatto trovare durante il Cdm «non conteneva la dichiarazione integrativa di cui all'art.9: questa norma risultava in bianco». «Non c'è stata quindi la verbalizzazione specifica del contenuto dell'art. 9, il cui testo, appena arrivato, andava comunque verificato successivamente nella sua formulazione corretta dagli Uffici della Presidenza».

E si profila nel frattempo un nuovo, possibile scontro tra i due azionisti del governo Conte su un emendamento della Lega contro gli abusi edilizi a Ischia, emendamento che sarà presentato al decreto emergenze in discussione nelle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera. Tensione anche sul decreto sicurezza. «Perché i 5Stelle hanno presentato 81 emendamenti come se fossero all'opposizione? Ragazzi non è così che si lavora, non è cosi che si fa tra alleati» ha detto Salvini su Fb. «Su dl sicurezza c’è già un tavolo. Se ci sono 81 emendamenti, vuol dire che ci sono 81 buone idee per modificarlo», ha replicato il ministro per i rapporti con il parlamento, il Cinque Stelle Riccardo Fraccaro.

Ddl legittima difesa: Molteni, in Senato niente scherzi da avversari o alleati
Condono fiscale, abusi edilizi a Ischia ma anche legittima difesa. Sono queste le partite aperte tra M5s e Lega. «Martedì la nuova legge sulla legittima difesa comincerà il suo iter in Senato. Siamo certi che non ci saranno scherzi da parte di avversari o alleati: vogliamo rendere la vita degli italiani più sicura», ha affermato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.

Lega: nessun aumento Rc auto dove si paga meno
«In nessuno dei provvedimenti del governo ci saranno aumenti delle assicurazioni auto nelle aree in cui oggi si paga meno», hanno chiarito il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, il sottosegretario al Mise Dario Galli e i parlamentari del Carroccio.

Nuovo Cdm atteso per sabato
Dopo il caso della “manina” sul condono, il nodo della pace fiscale resta ed è tutto politico. Il M5S ha chiesto un nuovo consiglio dei ministri. In un primo momento la Lega ha risposto che ogni nuovo vertice è inutile. Già nella serata di giovedì 18 ottobre, però, Salvini in tv ha fatto un leggero passo indietro e ha anticipato: «se serve ci sarò». Oggi la conferma della presenza del leader del Carroccio. Un nuovo cdm è atteso per domani, sabato, alle 13 dopo il rientro del premier Giuseppe Conte da Bruxelles.

Fico: problema se rimane condono. Noi non uguali alla Lega
Se Salvini apre, tra i Cinque Stelle la posizione è chiara. «Se rimane il condono, mi sembra ovvio che ci sia un problema», ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine di un convegno sulla sanità a Napoli. «Si agisce all’interno di un filo rosso che è quello del contratto - ha proseguito Fico -perchè se fossimo stati uguali alla Lega, ci saremmo candidati con la Lega ma noi non siamo uguali alla Lega e non ci candideremo nemmeno con la Lega». «Se Salvini vuole parlare con me - ha concluso - lo faccia sui contenuti e non dicendo “Fico faccia il presidente della Camera”».

Toninelli: mercati stiano tranquilli, è compatto
«Faremo un Consiglio dei Ministri con tutta probabilità domani: i mercati devono stare tranquilli, nessuno si deve preoccupare, il Governo è compatto e troveremo una soluzione anche a questo nodo politico». A rassicurare sullo stato di salute dell’Esecutivo è stato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, in visita a Bologna per l'inaugurazione del Saie, il Salone dell’Edilizia. Toninelli ha glissato sull’esistenza della “manina” - «mi interessa sinceramente poco».

«Di Maio e Salvini si vedranno nelle prossime ore, massimo domani»
«A me interessa - ha aggiunto Toninelli - che si trovi un accordo e che il decreto fiscale torni ad essere quello della prima versione. Tutto il resto penso siano faccende di natura giornalistica che vanno risolte: Salvini e Di Maio si vedranno nelle prossime ore, massimo domani, e sicuramente risolveremo tutto».

Conte: serve responsabilità politica per sviluppo equo
Intanto da Bruxelles, dove partecipa al vertice Asia-Europa (Asem 12), il premier Conte ha chiarito: «Dobbiamo ascoltare e rispondere alle esigenze di benessere, equità e dignità, promuovendo la globalizzazione ma gestendone le distorsioni. Serve una governance che assicuri uno sviluppo sostenibile, garantendo condizioni di vita eque e dignitose a tutti, a partire dai giovani. Esprimere una governance - ha aggiunto - significa evitare di affidarsi esclusivamente al primato dell’economia, che in uno spazio globale tende a tiranneggiare, e assumersi la responsabilità della politica».

Patuelli: spread danneggia, Italia si confronti con Ue
«L’ulteriore crescita dello spread peggiora le prospettive degli equilibri dei conti pubblici e complica le attività produttive tutte e gli investimenti delle famiglie e delle imprese», ha sottolineato il presidente Abi Antonio Patuelli in una dichiarazione dove auspica «un più costruttivo confronto fra Autorità italiane ed europee per superare questo clima dannoso all’economia. Non si può rimanere indifferenti di fronte alla ulteriore crescita dello spread - ha aggiunto - e non ci si deve abituare a ciò che spingerebbe l’Italia indietro rispetto alla ripresa».

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